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L'iniziativa

A ruba la Maglia Nera del Consorzio Chianti Classico

24 Settembre 2013
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Da tutto il mondo richieste per la Maglia Nera del Gallo Nero, ispirata a quella che andò in voga tra il 1946 e il 1952 conferita all'ultimo classificato al Giro d'Italia.

Con ironia e spirito goliardico, 60 anni dopo, il Consorzio Vino del Chianti Classico celebra i Mondiali di Ciclismo che che si sta tenendo in Toscana e di cui è partner ufficiale, riporta in auge un simbolo cult con il logo del territorio e del vino tra i più conosciuti al mondo.

E' nata proprio per insistere sull’altra faccia del ciclismo che oltre a cronometri, fughe in volata e sano agonismo ha anche un valore culturale importante, diventando mezzo non tanto per vincere ma piuttosto per scoprire i luoghi del Chianti. E' stata distribuita nei numerosi punti vendita della Toscana che hanno dedicato un corner al merchandising del Chianti Classico e nei due neonati store monomarca, a Firenze, in via dei Tavolini, e a Montecatini, nello storico e prestigioso palazzo Kursaal.
 
Dopo il lancio del Vino del Mondiale, nato in seno all’accordo tra Chianti Classico e Comitato Promotore dei Mondiali di Ciclismo, il Consorzio del Gallo, attraverso la sua compartecipata, la Chianti Classico Company, declina con questa nuova operazione l’atmosfera di festa creata dai Mondiali. 
 
Sono già molti gli ordini della nuova maglia nera arrivati in pochi giorni attraverso l’e-commerce del portale consortile www.chianticlassico.com, e diverse le nazionalità degli acquirenti che l'hanno comprata in queste ore presso i rivenditori ufficiali.
 
“Abbiamo voluto salutare questo grande evento con una linea di prodotti dedicata al Mondiale e a tutto il mondo del ciclismo” commenta Michele Zonin, Presidente della Chianti Classico Company.  “Per questo motivo sono nati in questi giorni del Mondiale i primi “temporary” della Chianti Classico CO. dedicati al marchio del Gallo Nero. Il grande successo della Maglia Nera da ciclista e di tutti gli articoli della collezione registrato per questa occasione ci fa già pensare, per il futuro, a punti vendita permanenti sia in Italia che all’estero”.