Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

Angela Velenosi a Wine Moment: adesso conosco bene il lato umano dei miei clienti

21 Aprile 2020
2020_04_21_07_16_55 2020_04_21_07_16_55

“Oggi è una giornata allegra, dopo 50 giorni in cui ho provato tutti gli umori possibili, oggi è una giornata allegra”.

E’ iniziato con un sorriso smagliante il secondo appuntamento di Wine Moment che ha visto protagonista Angela Velenosi, proprietaria della Velenosi Vini ad Ascoli Piceno, che produce annualmente circa 2,5 milioni di bottiglie. Rapporto con i clienti e tempo per sé stessi i temi affrontati dalla Velenosi nella diretta con Federico Latteri che, tra una battuta e un’altra, si è soffermata sull’importanza che ad oggi assume il ruolo del cliente, il cui rapporto, se prima si limitava esclusivamente ad una sfera lavorativa, oggi viene riscoperto.

“Io sono sempre in giro per promuovere i miei vini – ha spiegato la Velenosi – quindi solitamente le mie conversazioni con i clienti duravano pochi minuti ed erano prettamente incentrate sul vino. Adesso invece, che ho molto più tempo, mi sono soffermata a parlare telefonicamente con loro, scoprendo i loro hobby. Ho clienti sportivi, amanti dei fiori. Da un rapporto professionale adesso ne è nato uno umano”.  E sul Vinitaly e la sua mancata partenza tocchiamo un tasto dolente. “Sabato sera non ho chiuso occhio e domenica mi sono svegliata alle 5 del mattino. Ho fatto una corsa di 10 chilometri sul tapis roulant e poi ho preso una zappa – ha raccontato – non volevo pensare di passare una giornata senza fare nulla. Ieri, invece, ero intrattabile. Solitamente il lunedì è il giorno più interessante del Vinitaly. Io ci sono nata, è parte integrante della mia vita – ha aggiunto – quindi quando hanno rimandato il tutto al 2021 mi son dette ok allora c’è qualcosa che non va”.

Poi, infine, una “confidenza” su Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg Verso Sera. “Rappresenta un po’ il vino della mia maturità – ha spiegato la Velenosi – Non è un vino nato per fare abbinamenti con delle pietanze, è nato per quelle sere in cui stanca della giornata appena trascorsa, comunque sia andata, che ci sia un tramonto o no, vuoi stare sola con te stessa e fare il sunto. E’ il vino della meditazione”.

Giorgia Tabbita