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Scenari

Export da record per i formaggi italiani: boom per burrata e mascarpone

18 Marzo 2024
Formaggi Formaggi

Nuovo record storico per l’export caseario del 2023: 600 mila tonnellate per 5 miliardi di fatturato e bilancia commerciale che si attesta sui 2,3 miliardi di euro. 

Il traino arriva dai formaggi freschi (con aumenti, per burrate e mascarpone, a doppia cifra percentuale). Sempre in volumi, seguono Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+6,1%) con ottimi risultati anche nei formati grattugiati (+7,1%). Bene anche gli altri stagionati duri (+7,8%) e in lieve aumento anche il Gorgonzola (+1,1%). La mozzarella in tutte le sue tipologie cresce del 4%, e da sola rappresenta ¼ dei volumi dell’export. Il saldo della bilancia commerciale, con un significativo aumento del 15% sul 2022, ha superato i 2,3 miliardi di euro.

“L’export si conferma una componente sostanziale per la crescita del settore lattiero caseario italiano – commenta Paolo Zanetti, presidente di Assolatte – ed è una leva fondamentale per il mantenimento dei livelli produttivi per la crescita della filiera”. Sul piano geografico, l’Unione europea ha offerto un approdo più sicuro per i nostri formaggi di quanto non sia stato per l’extra-UE, dove si sono manifestate difficolta in Canada, Giappone e Corea del Sud.

Anche il Regno Unito – sulla scia di Brexit e della recessione in atto nel Paese – e gli Stati Uniti – con il doppio effetto di inflazione e svalutazione del dollaro – hanno mostrato segnali di frenata. Forti aumenti in Germania (+8,9%), Spagna (+7,4%), Francia (+6,8%) e nell’Est Europa.

Per quanto riguarda l’extra-Ue, gli aumenti più rilevanti hanno riguardato Cina, Emirati Arabi ed Arabia Saudita. Ed è sorpasso della Cina sul Canada, che diventa quindi la nostra quinta destinazione extraeuropea dopo Regno Unito, Usa, Svizzera e Giappone. I formaggi italiani sono al primo posto delle importazioni di Francia, Stati Uniti e Svizzera.