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Scenari

Ocm vino paesi terzi, in Sicilia sul piatto 27 milioni. Ma è polemica. “Penalizzati i piccoli produttori”

11 Agosto 2023
Un vigneto in Sicilia Un vigneto in Sicilia

Al via due bandi per complessivi 27 milioni di euro destinati alla promozione del vino siciliano nei mercati extra Unione europea e alla qualificazione della viticoltura e dell’enologia. Sono stati pubblicati dall’assessorato regionale dell’Agricoltura nell’ambito dei finanziamenti dell’Organizzazione comune del mercato vitivinicolo (Ocm vino). Gli interventi riguardano la realizzazione e l’ammodernamento delle strutture delle imprese, l’acquisto di attrezzature per la produzione, trasformazione, imbottigliamento, conservazione e commercializzazione dei prodotti; la realizzazione di punti vendita aziendali ed extra aziendali esclusivamente fissi, purché non ubicati all’interno delle unità produttive di trasformazione; interventi di efficientamento energetico.

“Rafforziamo la nostra strategia di sostegno al vino siciliano con interventi di sistema – ha commentato il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – volti ad accompagnare le aziende nella conquista di nuovi mercati. Da un lato, puntiamo sulla straordinaria qualità del prodotto e sul racconto dell’unicità del territorio che esprime ogni singola bottiglia, nel quale si realizza un’irripetibile relazione tra enologia, cultura, tradizioni e paesaggio. Dall’altro lato, puntiamo a modernizzare le cantine per migliorare la resa e la sostenibilità della produzione”.

Per quanto riguarda gli investimenti in cantina, i principali obiettivi operativi che si intendono raggiungere sono migliorare la sostenibilità economica e la competitività dei produttori vitivinicoli, il rendimento delle aziende in materia di efficienza e risparmio energetici, e di processi sostenibili, contribuire alla mitigazione e all’adattamento dei cambiamenti climatici.

"Il bando penalizza i piccoli produttori"

“Dalla giunta del Presidente Schifani e dall’assessore all’agricoltura Luca Sammartino arriva l’ennesima mazzata per le piccole imprese della viticoltura siciliana e per le cantine sociali, già in profonda crisi a causa di eventi climatici e peronospora”. Lo afferma la deputata regionale Cristina Ciminnisi (M5S) dopo aver preso atto del bando Ocm Vino “Misura Investimenti” 2023/2024, pubblicato dall’Assessorato Regionale per l’Agricoltura, a valere sui fondi europei della Politica Agricola Comune, che consente alle imprese vitivinicole di presentare progetti per l’innovazione tecnologica ed energetica, la ristrutturazione, l’ampliamento delle cantine.

La pubblicazione del bando giunge dopo settimane di riunioni tra rappresentanti dei viticoltori, amministrazioni comunali e rappresentanti politici, sulla crisi del comparto e sulla necessità di misure di sostegno: “Incontro dopo incontro, ho visto crescere la preoccupazione che la crisi diventi irreversibile. In questo clima arriva un bando che – spiega la deputata trapanese – così come è strutturato favorisce, in pratica, grandi imprese e cantine private. L’articolazione dei requisiti nelle schede di valutazione penalizza le cooperative e le cantine sociali che, rispetto ai privati, non hanno la stessa vitalità economica per predisporre progetti in grado di competere nella graduatoria di merito, rischiando di finirvi sul fondo”.

Un fatto gravissimo – sottolinea Ciminnisi – perché interviene nel pieno di una crisi di settore senza precedenti e perché le organizzazioni di categoria avevano per tempo messo sull’avviso l’assessore Sammartino chiedendogli, espressamente, di prevedere due diverse graduatorie, che non mettano in competizione tra loro aziende private e cantine sociali, per l’accesso ai finanziamenti. Un bando che per la moltitudine di agricoltori, viticoltori, piccoli imprenditori riuniti nelle cooperative e nelle cantine sociali ha il sapore della beffa e rispecchia il volto arrogante di una politica che non ascolta, incurante dei bisogni di chi rischia di rimanere schiacciato dalla crisi e dalla competizione in un mercato sempre più dominato dai grandi produttori”.