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Scenari

Oscar Farinetti: “Vino siciliano? Uniti si vince. E si guardi alla Francia”

15 Aprile 2023
Alessandro Trocino e Oscar Farinetti Alessandro Trocino e Oscar Farinetti

Biologico, biodiversità, alleanze tra i produttori. Sono questi i presupposti per un futuro florido del vino italiano secondo l’imprenditore e ideatore di Eataly Oscar Farinetti, ospite speciale nella prima giornata di Contrade dell’Etna, la kermesse, ideata da Andrea Franchetti e oggi organizzata da Crew, giunta alla sua edizione numero 14 in corso al Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia fino al 17 aprile. “In Sicilia i produttori di vini devono puntare sulla collaborazione e definire la propria identità con un occhio a ciò che fa la Francia puntando sul terroir” ha detto Farinetti rispondendo alle domande del giornalista del Corriere della Sera Alessandro Trocino, nel corso di una conversazione-lezione su “Come celebrare i vini italiani nel mondo”.

“In Italia abbiamo grandi imprenditori, grandi lavoratori e vantiamo alti livelli di importazione nel settore dell’agroalimentare che si attestano sui 600 miliardi” ha detto Farinetti che ha aggiunto: “A questa qualità e lavoro dobbiamo affiancare una buona comunicazione della nostra identità. Il vino italiano all’estero viene visto come “pulito” e dobbiamo mantenere questo punto di forza”. Il padre di Eataly ha sottolineato anche come in Italia, ma soprattutto in Sicilia sia presente un’altissima percentuale di “biodiversità”, che bisogna saper comunicare e che ci rende unici. Oscar Farinetti ha parlato anche delle potenzialità dei vini dell’Etna: “Il numero dei produttori dei vini dell’Etna è raddoppiato negli ultimi dieci anni. Oltre la metà dei vini che hanno ottenuto il riconoscimento dei “Tre bicchieri del Gambero Rosso” sono dell’Etna. Questo la dice lunga su come il business legato al vino sia in crescita. Basti pensare che al momento il mercato del vino nel mondo è in forte crescita, con una previsione da 300-400 miliardi con un 70% trainato da Italia e Francia. Un mercato in crescita anche in quei Paesi come gli Emirati Arabi, dove per motivazioni soprattutto culturali era impensabile un tempo bere del vino. Tuttavia, i produttori devono riconoscere e gestire i propri limiti e stringere alleanze, solo così si potrà crescere” ha detto Farinetti.