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Il caso

La nuova inchiesta di Report sul vino: nel mirino i lieviti selezionati

19 Febbraio 2024
Sigfrido Ranucci Sigfrido Ranucci

La puntata di Report di domenica 18 febbraio è stata vista da 1,5 milioni di telespettatori con uno share dell’8,02%. Durante la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci è andata in onda l’inchiesta “Il Nemico in casa” sul mondo del vino. Si tratta, idealmente, della prosecuzione del servizio “Piccoli Chimici” di dicembre.

Il tema della puntata è la standardizzazione del prodotto: “Cosa resta del vero vino dei territori, se con lieviti e aggiunte si possono ottenere vini uguali e prestigiosi anche se provenienti da parti del mondo diverse?”.

Nel servizio di Emanuele Bellano si fa riferimento a grandi gruppi vitivinicoli e imbottigliatori che ricorrono a pratiche non consentite per legge, come l’assemblaggio tra vini differenti anche per le Doc o l’aggiunta di acqua per abbassare la gradazione alcolica. Si va dall’Oltrepò Pavese alla Valpolicella. 

Poi vengono fatti degli esempi “virtuosi” come l’ex calciatore Nevio Scala o ancora Azienda Agricola Fontefico, a Vasto, di Emanuele e Nicola Altieri, e la Riccardi Reale di Pietro Riccardi che producono vino nel rispetto della natura. La seconda parte della puntata è giocata sulla contrapposizione tra un modello e l’altro: i buoni e i cattivi. Chi produce meno, secondo la trasmissione, fa meglio. 

La puntata, così come la precedente, ha scatenato delle polemiche ma impone al mondo del vino una riflessione.