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Scenari

SignorVino, un’altra acquisizione: il gruppo Calzedonia si compra la cantina La Giuva

17 Febbraio 2023
Luca Pizzighella e Federico Veronesi Luca Pizzighella e Federico Veronesi

Sandro Veronesi, fondatore del Gruppo Calzedonia e ideatore del brand Signorvino, è ufficialmente il nuovo proprietario della Cantina La Giuva, storica azienda vitivinicola produttrice di vini autoctoni della zona di Trezzolano, in alta Val Squaranto.

Con l’acquisizione de “La Giuva” in Valpolicella, a nord di Verona e di proprietà dell’ex allenatore di calcio Alberto Malesani, il Gruppo Calzedonia intraprende ufficialmente un nuovo percorso nel settore vitivinicolo, sfruttando il canale di Signorvino come vetrina nelle principali città italiane. La nuova proprietà continuerà la collaborazione con Alberto malesani nello sviluppo del progetto.

I vini della Cantina La Giuva
Con l’acquisizione della Cantina La Giuva, il Gruppo Calzedonia porta avanti l’obiettivo di valorizzare il territorio e il lavoro svolto da Alberto Malesani finora. Tutte le referenze della Cantina La Giuva saranno presenti nella cantina di Signorvino. I vini della Giuva sono espressione del territorio di Trezzolano, piccolo insediamento dell’alta Val Squaranto, caratterizzato da terreni collinari, calcarei e ventilati. Qui maturano le uve autoctone, la Corvina con grappoli medi e la caratteristica ala (le famose “recie”), il Corvinone dal grappolo spargolo e acini grossi, la Rondinella dagli acini sferoidali e colore nero-bluastro e l’Oseleta, caratterizzata da piccoli grappoli di grande struttura e colore. L’azienda vitivinicola La Giuva si trova nelle colline a nord di Verona, a pochi chilometri dal Parco della Lessinia. L’areale rientra nella zona a denominazione di origine del Valpolicella, a un’altitudine sul livello del mare di 350 metri circa, là dove la collina ospitava vecchi vigneti in un contesto di biodiversità ravvisabile nel connubio tra viti, ulivi, alberi da frutto, prati e boschi. Cantina La Giuva produce vino Valpolicella, Valpolicella superiore, Amarone della Valpolicella, il Recioto della Valpolicella, e l’Aristide.

Gli investimenti del Gruppo Calzedonia nel settore vitivinicolo: da Signorvino alle cantine in Italia
Attualmente il Gruppo Calzedonia possiede tre cantine: la prima legata al brand è quella di Tenimenti Leone nel Lazio, dove il gruppo porta avanti l’ambizione di rilanciare i vini dei Castelli Romani. Nei pressi di Lanuvio, il gruppo Calzedonia possiede circa 30 ettari vitati più 20 ettari di uliveto con varietà autoctone (Cesanese, Malvasia puntinata) e internazionali (Chardonnay, Merlot, Syrah). “Il nostro processo di crescita non ha mai subito battute d’arresto, stiamo ottenendo buoni risultati anche nel settore vitivinicolo. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi nel Lazio e questo ci spinge ancor di più a pensare di poter investire anche nelle regioni del Sud Italia. Siamo pronti a una nuova fase di sviluppo del brand Signorvino: nel 2023 apriremo 10 nuovi locali e sbarcheremo per la prima volta all’estero, in particolare in Francia e Repubblica Ceca in prima battuta (Parigi e Praga), per poi proseguire in altri paesi che riteniamo strategici”, dice Federico Veronesi, Member Board Of Directors Signorvino. La seconda è una nuova cantina in Sardegna, dove il Gruppo Calzedonia ha acquistato 16 ettari a corpo unico e impiantato altri 10 ettari di vigneti nei pressi di Alghero, nella zona del parco naturale di Guardia Grande. ““Ad Alghero abbiamo effettuato il primo imbottigliamento quest’anno – spiega Federico Veronesi. La Sardegna è un territorio interessante, per questo oltre a puntare sulle varietà chiave – Vermentino e Cannonau – avremo anche produzioni di piccoli vitigni locali (Bovale e Cagnulari)”

L’ultimo anno di Signorvino: 55 milioni di fatturato, le prime aperture in Europa
Il 2023 di Signorvino si preannuncia ricco di novità: da un lato l’acquisizione della cantina La Giuva, dall’altro un piano di aperture che porterà l’insegna all’estero per la prima volta, a Parigi nella zona di Place Saint-Michel, nel mese di settembre. In termini economici, la “Grande cantina italiana”, lanciata nel 2012 da Sandro Veronesi, ha superato la previsione di fatturato atterrando ad oltre 55 milioni di euro (10% oltre il budget) e 1.800.000 bottiglie vendute (dato complessivo tra retail, e-commerce, bottiglie al tavolo e in mescita) e al contributo del canale e-commerce che ha chiuso il 2022 con un +50% di incasso rispetto al 2021. Dati economici derivanti della frequenza d’acquisto (misurata su tutto il 2022) e dall’importo medio dello scontrino, elementi fondamentali per interpretare il legame tra Signorvino e i suoi clienti: se al ristorante la spesa media è di 57 euro, questa in Enoteca sale a 59 euro, per arrivare ai 63 degli acquisti combinati su entrambi i canali, sino a spingersi ai 97 euro per l’e-commerce, dato di assoluto rilievo. “Dieci anni fa abbiamo trasformato in realtà il desiderio di lanciare una catena di enoteche con cucina, un modello non presente sul territorio italiano. Oggi siamo un brand solido e possiamo diversificare il nostro business puntando sul mondo del vino”,  dice Luca Pizzighella, General Manager di Signorvino. 

Signorvino ha punti vendita a Verona, Valpolicella, Affi, Vallese, Arese, Torino, Brescia, Milano Duomo, Milano Dante, Milano Navigli, Merano, Curno, Parma, Firenze, Bologna, Roma Laurentina, Castel Romano, Foiano, Vicolungo, Fidenza, Cadriano, Roma Barberini, Torino Le Gru, Casalecchio, Rozzano, Milano Garibaldi, Bolzano, Bergamo e Rimini.

C.d.G.