In Francia il capitolo delle azioni legali si arricchisce.
Questa volta a mettere di mezzo gli avvocati è stato un produttore, contro la giornalista e scrittrice francese. Hubert de Bouard, proprietario di Chateau Angelus a Saint Emilion , ha citato in giudizio Isabelle Saporta, autrice di Vino Business, edito da Kindle, nel quale analizza il mondo del vino con una lente critica senza esimersi dal fornire affreschi non benevoli, definendo la realtà di Sain Emilion “crudele e medievale” dove regna l'omertà. Insomma un quadro dell'angolo di Francia dove risiedono i brand del vino tra i più prestigiosi al mondo, con una luce totalmente diversa da quella dorata e patinata che emana agli occhi dei wine lover. Alcune pagine in particolare hanno mandato su tutte le furie de Bouard in merito all'inserimento di Chateau Angelus nella classe dei big, quelli della Premier Grand Cru Classé . Classifica aggiornata dall'Inao nel settembre 2012, l'ultima era datata 2006, su cui la giornalista ha voluto vederci chiaro, soprattutto dopo che alcuni Chateau che hanno avviato anche loro azioni legali denunciando la validità del sistema di selezione. Su questa i dubbi sarebbero soprattutto sulla correttezza del panel di degustazione che decreta le firme che possono entrare nel gotha dei più quotati, dove si concentrano business e investimenti stellari.
In una intervista a Decanter la Saporta si dichiara serenza sulla denuncia e sugli attacchi personali che de Bouard starebbe sferrando contro di lei e l'editore, ma non attraverso i media dopo la decisione di entrare in silenzio stampa.
“Non condivido questa reazione – dice la Saporta che ha fatto il suo dovere di giornalista – Sapeva che stavo facendo una inchiesta, gli ho dato tutte le possibilità per replicare”.
Nel mondo dell'agricoltura la Saporta non fa incursione la prima volta, nel 2011 ha pubblicato “The Black Book of Agriculture: How we are killing our farmers, our health and the environment”, e nel 2009 “Let’s not mince words, eat differently to live better“.