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Scenari

Vinitaly, si salpa! Insieme all’Amerigo Vespucci per promuovere il Made in Italy

04 Aprile 2023
La conferenza con il ministro Crosetto – ph Ennevi VeronaFiere La conferenza con il ministro Crosetto – ph Ennevi VeronaFiere

Uno è il veliero italiano conosciuto da tutte le marine militari come “la nave più bella al mondo”, l’altra la manifestazione internazionale di riferimento per il vino tricolore. L’Amerigo Vespucci e Vinitaly da luglio salperanno insieme per promuovere le eccellenze del made in Italy, con un tour mondiale che farà scalo nelle principali città di tutti i continenti. A dare l’annuncio, questa mattina, il ministro della Difesa Guido Crosetto, in visita alla 55esima edizione di Vinitaly, in programma fino a domani alla Fiera di Verona. “Le imprese ci hanno chiesto di aiutare a portare all’estero l’immagine italiana – ha detto il ministro – e ora il Governo lo farà anche attraverso il ministero della Difesa. Dall’1 luglio, per due anni, l’Amerigo Vespucci sarà impegnata in una campagna addestrativa che farà il giro del mondo, con tappe in ogni continente dove presenteremo anche il meglio del Made in Italy. In questo progetto, Veronafiere, con Vinitaly, ci accompagnerà sulla più famosa nave scuola della Marina militare italiana, contribuendo a promuovere le eccellenze della Nazione fuori dai nostri confini”.

Vinitaly riunisce in questi giorni a Verona oltre 4.000 aziende del vino, in rappresentanza di una filiera che in Italia che fattura oltre 31 miliardi di euro, è la prima voce attiva della bilancia commerciale nazionale e nel 2022 ha totalizzato quasi 8 miliardi di export. “Per Vinitaly – ha commentato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo – è un grande onore salire a bordo della Vespucci e contribuire con il nostro brand fieristico a valorizzare ed esaltare il vino, vero e proprio prodotto-bandiera dell’Italia. Questa nuova iniziativa rafforza il nostro piano di sviluppo di una piattaforma promozionale permanente e coordinata con tutti i partner istituzionali, in grado di attrarre, da un lato, gli investimenti dei mercati sul prodotto italiano e, dall’altro, di potenziare l’incoming verso il Paese e i suoi territori”.