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Vino della settimana

Brunello di Montalcino Docg 2018 di Tenute Silvio Nardi

20 Maggio 2023
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Montalcino è la patria dei grandi rossi italiani. Qui troviamo anche Tenute Silvio Nardi. Due tenute, con due diverse espressioni del territorio appena fuori il comune in provincia di Siena. La prima è Casale del Bosco. Poi c’è Manachiara. Una è Ovest. L’altra è est. E vengono prodotte due versione del Sangiovese che sembrano distanti anni luce l’una dall’altra. A Casale del Bosco, posizionata a Ovest dove il sole tramonta, si fanno vini eleganti e complessi. Manachiara, posizionata ad Est dove sorge il sole offre vini strutturati e potenti. Casale del Bosco risale al XVII secolo ma l’origine del sito è sicuramente etrusca: sulla base di queste preesistenze si staglia il classico profilo toscano della casa-fattoria attorno alla quale sono nate le Tenute Silvio Nardi. Da questa tenuta, acquistata da Silvio Nardi nel 1950, nasce il prezioso cru di Brunello Poggio Doria. Diverse le parcelle presenti: Casale, Cerralti, Sassi, Oria e Grancia. Manachiara significa lettarelmente “mattina chiara”. In questa tenuta, acquistata da Silvio Nardi nel 1962, viene prodotto il prezioso cru di Brunello che prende tuttora il nome dall’omonimo vigneto. E’ composta da tre parcelle: Colombaiolo, Manachiara e Pinzale. I vigneti delle tenute si estendono a oriente e occidente di Montalcino, in area prevalentemente collinare con quote che vanno dai 140 ai 480 metri sul livello del mare. La superficie vitata si suddivide in 36 vigneti ripartiti nelle differenti tenute poste.

Il Sangiovese rappresenta la tradizione aziendale essendo impiantato nella quasi totalità dell’azienda anche se in 8 degli 80 ettari aziendali si possono ritrovare varietà differenti, dalle più tradizionali quali il Colorino a quelle internazionali quali il Merlot, il Syrah e il Petit Verdot. L’età media dei vigneti è di 20 anni e dal 1997 è iniziato un piano di reimpianto con grande attenzione al mosaico variegato di terroir capace di esprimere molteplici sfumature. La forma di allevamento uniformemente utilizzata è a cordone speronato. I suoli sono generalmente composti da substrati argillosi con intercalazioni sabbiose e limose. La vendemmia si effettua dalla fine di settembre alla seconda decade di ottobre e viene effettuata manualmente, anche con passaggi successivi, a seconda della qualità delle uve. Le uve vengono raccolte in cassette areate da 30 chilie ogni tre ore massimo, i carichi vengono condotti in cantina dove inizia il processo di vinificazione. Dopo la cantina, i lotti vanno nella bottaia, dove inizia il processo di maturazione. E dopo mesi arriva l’assemblaggio finale, uno dei procedimenti più delicati dell’intero processo di vinificazione. L’azienda è a gestione familiare. C’è Emilia Nardi, direttore generale; poi Emanuele Nardi, l’enologo; Fabrizio Nardi, l’agronomo; e, infine, Mario Nardi, il responsabile di cantina. “Ho sempre fortemente creduto nel lavoro di squadra, dove si sommano la mia esperienza assieme a quella di tutti i collaboratori – dice Emilia Nardi – I vini migliori, si può ben dire, hanno tanti padri”. Le bottiglie prodotte ogni anno sono circa 250 mila.

Tra le referenze dell’azienda, degustiamo il Brunello di Montalcino Docg 2018, un rosso ben fatto che interpreta fedelmente territorio e annata. E’ ottenuto da uve Sangiovese cento per cento provenienti da diversi vigneti situati nel comune di Montalcino ad un’altitudine di circa 350 metri sul livello del mare con esposizione nord ovest e sud est. Le viti, allevate a cordone speronato con densità di 5.500 ceppi per ettaro, crescono su un suolo costituito da diaspri e scisti argillosi. La vendemmia viene effettuata manualmente in cassette durante la terza settimana di settembre. Segue la vinificazione che prevede una fermentazione con macerazione sulle bucce ad una temperatura controllata inferiore a 30 gradi centigradi per almeno 20 giorni, a secondo della parcella dalla quale provengono le uve. Il vino matura per 12 mesi in barrique usate di rovere francese di Allier e poi in botti grandi di rovere di Slavonia per altri 12 mesi. Prima dell’immissione in commercio è previsto un periodo di affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi. Nel calice questo Brunello 2018 si presenta di colore rosso rubino carico, tendente al granato sull’unghia. E’ fine all’olfatto con sentori di frutta rossa, note che ricordano il profumo della terra appena smossa, erbe aromatiche e un lieve cenno balsamico. Non ci sono toni prevalenti, ma armonia e nitidezza. Sorso dotato di viva acidità, tendenzialmente snello, equilibrato, lungo e sapido in chiusura. I tannini, un po’ più ispidi che vellutati, mostrano un profilo giovanile, senza però risultare spigolosi o astringenti. Si tratta di un Brunello di Montalcino che, in linea con le caratteristiche dell’annata, non è particolarmente strutturato, ma risulta comunque incisivo con la sua freschezza e la carica aromatica. Può essere abbinato a piatti a base di carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Tenute Silvio Nardi
Località Casale del Bosco – Montalcino (Si)
T. 0577 808269
italia@tenutenardi.com
www.tenutenardi.com