Cantavitae è un’azienda campana la cui storia inizia circa un secolo fa, nel lontano 1927. Oggi alla guida troviamo Michelangelo Schiattarella, enologo e agronomo, che rappresenta la terza generazione della famiglia impegnata in questa attività. Accanto a lui la moglie Valentina Cirino, con la quale ha creato il marchio Cantavitae, che si occupa di economia e marketing, oltre ad essere sommelier. La sede si trova a Marano di Napoli, dove ci sono anche vigneti che, insieme a quelli situati a Quarto e a Pozzuoli, costituiscono le parcelle dell’area dei Campi Flegrei, coltivate con le varietà autoctone Falanghina e Piedirosso. La superficie vitata che si estende complessivamente per 10 ettari comprende anche vigne localizzate in territori più distanti: nel Beneventano (comuni di Gusrdia Sanframondi, Castelvenere e Paupisi), dove troviamo Aglianico, Fiano, Greco e Falanghina e infine a Sessa Aurunca in provincia di Caserta, dove crescono viti di Primitivo. La gestione di tipo familiare prevede la conduzione di tutte le attività in prima persona, dai vigneti alla vendita delle bottiglie. Rispetto della natura, considerato un po’ come uno stile di vita e selezione delle uve sono i cardini della filosofia aziendale. Ogni anno vengono prodotte circa 80 mila bottiglie.
La gamma di etichette è costituita da vini Doc dei Campi Flegrei e vini Igp fatti con le uve provenienti dai vigneti delle altre aree della Campania. Abbiamo degustato il Campi Flegrei Doc Piedirosso Ichnos 2022, vino il cui nome in greco significa impronta, proprio per voler sottolineare la volontà di proporre qualcosa creata con lo scopo di rappresentare i tratti distintivi del territorio di provenienza. E’ ottenuto da uve Piedirosso (localmente chiamato Per ‘e palummo) cento per cento, frutto di vigneti a piede franco allevati a guyot su suoli sabbiosi di origine vulcanica, ad un’altitudine media di 130 metri sul livello del mare. La vinificazione prevede una fermentazione alcolica con macerazione sulle bucce e controllo della temperatura, che non supera mai i 25 gradi centigradi. Il vino ottenuto affina in acciaio e successivamente in bottiglia per un breve periodo prima di essere messo in commercio.
Versato nel calice, l’Ichnos 2022 si fa subito apprezzare per il suo bel colore, un rosso rubino leggermente scarico, ma decisamente vivace nella tonalità. E’ pulito e delicato all’olfatto con fragranti profumi di frutta rossa, contornati da sottili note floreali, cenni speziati e un tocco affumicato molto caratterizzante. Trasmette in modo chiaro l’idea di un vino piacevole, spontaneo e per nulla complicato. Segue un palato fresco, snello e scorrevole, dominato dal sapore intenso della ciliegia matura, del mirtillo rosso e della fragola di bosco. Tannini morbidi e garbati e un finale lungo e minerale completano un profilo che vede nella facilità di beva e nella croccantezza del gusto i suoi punti di forza. E’ un rosso immediato, ma mai sconatato, adatto a chi vuole bere qualcosa di buono in qualsiasi occasione senza complicarsi troppo la vita. Può essere abbinato ad un gran numero di piatti: antipasti e primi di vario genere della cucina di terra, pietanze di pesce elaborate, soprattutto se con salsa di pomodoro, carni bianche e salumi non troppo decisi. Da provare anche con la pizza o con i formaggi freschi.
Cantavitae
Via Padreterno, 22
Marano di Napoli (Na)
T. 392 1646105
info@cantavitae.com
www.cantavitae.com