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Vino della settimana

Vino della settimana – Guardiano del Faro 2020 di Cantine Colosi

21 Gennaio 2023
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di Federico Latteri

La storia di Colosi, cantina a conduzione familiare del Messinese, ha inizio negli anni ’70, periodo in cui Pietro Colosi “senior” lavorava al fianco di Carlo Hauner a Salina.

Successivamente, il figlio Piero decise di intraprendere la stessa strada e, ultimati gli studi di enologia all’Istituto Agrario di Catania, iniziò un importante progetto, operando una vera e propria svolta per l’azienda con la creazione di un sistema produttivo moderno che diede un nuovo impulso alla diffusione dei vini Colosi nel mercato italiano e in quelli stranieri. Oggi, ad affiancare lui, sempre supervisore di ogni attività e la moglie Lidia, ci sono i figli, Pietro “junior”, enologo laureato a San Michele all’Adige e Marianna che ha studiato Lingue e Letterature Straniere Moderne e dal 2019 si occupa a tempo pieno del settore commerciale, sia per l’Italia che per l’estero.

(Marianna e Pietro Colosi)

La tenuta di Salina è composta da 11,5 ettari di vigneti. Al suo interno si trova anche la cantina, realizzata in pietra locale e parzialmente interrata per garantire una temperatura ottimale e per integrarsi al meglio con l’ambiente circostante. La superficie vitata è divisa tra due aree, località Capo Faro e località Porri. La prima presenta un terreno giovane di origine vulcanica con sabbia nera sotto la quale ci sono sassi di roccia lavica. Ben drenante e caldo, è ideale per la coltivazione della Malvasia di Lipari. A Porri troviamo invece un suolo con sabbia chiara dove prevale la matrice calcarea. Qui ci sono diverse varietà a bacca bianca e a bacca rossa utilizzate per i vini secchi. L’idea per il futuro è quella di continuare ainvestire a Salina per ampliare la proprietà. Un altro sito produttivo ha sede a Giammoro, frazione di Pace del Mela, piccolo centro della costa tirrenica in provincia di Messina. Dalle uve eoliane si ottengono circa 100 mila bottiglie l’anno. A queste se ne aggiungono altre 500-600 mila fatte con varietà selezionate in diverse aree della Sicilia.

Ampia la gamma di etichette con più linee nelle quali troviamo bianchi, rossi, rosati e, naturalmente, i vini dolci delle Eolie. Abbiamo degustato il Guardiano del Faro, il nuovo rosso di punta della cantina presente da poco sul mercato con la sua prima annata, la 2020. Nasce da una precisa idea, come spiega il giovane Pietro Colosi: “Questo vino segna certamente un importante anniversario per la nostra famiglia ed è anche il nostro tributo a Salina a cui dobbiamo tanto. Da tempo avevamo il desiderio di produrre un vino rosso speciale che rendesse onore al suolo vulcanico di quest’isola e ne esprimesse tutta la ricchezza in termini di complessità aromatica, sapidità e mineralità”.

Per questo motivo è stato individuato un piccolo vigneto di Nerello Mascalese di circa 10 anni di età con esposizione nord est, situato in località Porri a Salina, all’interno della particella 523. Si tratta di una piccola lingua di terra a strapiombo sul mare che guarda il promontorio con il suo antico faro, cosa che ha ispirato il nome del vino. Fattori come il suolo calcareo e tufaceo, l’esposizione ottimale ai raggi del sole e il continuo soffiare delle fresche brezze marine permettono di coltivare qui uve in grado di regalare un vino di grande carattere. Il sistema di allevamento utilizzato è la controspalliera con potatura a guyot, la densità d’impianto è di 6.500 ceppi per ettaro e le rese si attestano sui 60 quintali per ettaro. La vendemmia viene effettuata a fine settembre, quando le uve hanno raggiunto un perfetto grado di maturazione.

La vinificazione prevede fermentazione alcolica a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox con circa 20 giorni di macerazione sulle bucce (compresi 3 giorni di macerazione prefermentativa e 6-7 giorni finali a cappello sommerso). Anche la malolattica viene svolta in acciaio. Il vino matura per 12 mesi in tonneaux, alcuni di rovere francese (60 per cento) e alcuni di rovere americano. Prima dell’immissione in commercio è previsto un breve periodo di affinamento in bottiglia. Il colore che osserviamo nel calice dopo aver versato il Guardiano del Faro è un rosso rubino intenso dalla tonalità piuttosto scura. L’esame olfattivo rivela un profilo variegato, fatto di profumi di frutta matura con ribes rosso, amarena, ciliegia e prugna in evidenza, accompagnati da una sottile speziatura e delicati sentori di macchia mediterranea. E’ evidente la giovinezza del vino che colpisce per il carattere decisamente solare, espresso, però, senza alcun eccesso.

Il sorso è fresco, ben calibrato nella struttura e si distende in una progressione ordinata che conduce ad una chiusura lunga e sapida. Il gusto è dominato dalle note fruttate, mentre i tannini sono ben estratti e tendenzialmente morbidi, cosa che, insieme al timbro mediterraneo, rende questo rosso un’espressione originale di Nerello Mascalese. Può essere abbinato a primi piatti intensi e saporiti, carni di vario genere alla griglia o al forno e formaggi a media e a lunga stagionatura. Provatelo anche con le preparazioni a base di pesce dal gusto ricco come il pesce spada alla siciliana.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Cantine Colosi
Diramazione viaria C – Giammoro
98042 Pace del Mela (Me)
tel. +39 090 9385549
info@cantinecolosi.it
www.cantinecolosi.it

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