Dieci anni fa, nel 2015, la famiglia Veronesi dava inizio a un’avventura ambiziosa e profondamente radicata nella terra e nella storia: l’acquisizione di Tenimenti Leone, un gioiello nel cuore del Parco dei Castelli Romani. Oggi, a distanza di un decennio, la cantina celebra questo importante traguardo con orgoglio, consapevole di aver ridato voce a un luogo autentico, millenario, e di aver trasformato una visione in realtà.
Tenimenti Leone fa parte di Oniwines, la divisione vinicola del gruppo Oniverse punto di riferimento internazionale nei settori moda e lifestyle della famiglia Veronesi, che comprende anche le cantine La Giuva (in Veneto), Podere Guardia Grande (in Sardegna) e Villa Bucci (nelle Marche), tutte realtà legate da un’identica visione: produrre vini di territorio, rispettando identità, biodiversità e sostenibilità.
Situata a Lanuvio, sui Colli Albani, Tenimenti Leone si estende per 72 ettari, di cui 38 coltivati a vigneto. Le origini vulcaniche dei terreni, la posizione privilegiata e la biodiversità dell’area hanno permesso alla famiglia Veronesi di portare avanti un progetto vitivinicolo che unisce tradizione, sostenibilità e innovazione. Il recupero delle antiche vigne e l’approccio biologico, guidato da una filosofia produttiva rispettosa della natura e delle sue tempistiche, hanno dato vita a vini autentici, capaci di raccontare l’identità profonda di questo angolo nascosto del Lazio.
“Dieci anni fa abbiamo scelto questa terra per la sua autenticità e il suo potenziale ancora inespresso. Non volevamo costruire qualcosa di nuovo, ma riscoprire e valorizzare ciò che già c’era: un patrimonio agricolo e culturale straordinario. Oggi, guardando le vigne, i vini e l’energia che si respira in cantina, possiamo dire di aver dato vita a un progetto che parla la lingua del territorio e delle persone che lo vivono ogni giorno. Tenimenti Leone è una visione che continua a crescere, nel segno del rispetto, della qualità e della bellezza.” afferma Federico Veronesi proprietario e amministratore delegato.
Ogni fase produttiva è pensata per valorizzare al massimo le peculiarità delle 12 varietà coltivate, esprimendo in bottiglia tutta la ricchezza del terroir. L’impegno verso la sostenibilità è tangibile: pannelli fotovoltaici, irrigazione sotterranea e pratiche agricole attente al benessere della vite rendono Tenimenti Leone un esempio virtuoso di viticoltura contemporanea.
Il risultato di questo lavoro si traduce in vini eleganti, identitari, che hanno conquistato appassionati e professionisti del settore:
Vulc Num (Bellone in purezza): giallo paglierino con riflessi verdognoli, profuma di agrumi, mirtillo bianco e violetta, con una chiusura leggermente fumé. Al palato spiccano freschezza e mineralità. Il nome è profondamente legato alla terra vulcanica dei colli.
Caliga (45% Bellone 45% Vermentino e 10% Chardonnay): giallo paglierino, complesso e vivace, con note agrumate di mandarino, limone e pompelmo, accompagnate da sfumature fruttate di pesca bianca e pera che si fondono a delicati sentori floreali e tocchi minerali. Il nome richiama l’imperatore Caligola, figura chiave della storia romana.
Aspis (87% Syrah, 8%Merlot, 5%Montepulciano): rosso rubino brillante e fruttato, con richiami a lampone, ciliegia e frutti di bosco. Arricchiscono il bouquet leggere sfumature floreali e note speziate. Il nome evoca il serpente sacro legato al culto di Giunone Sospita, divinità protettrice di Lanuvio.
“I nostri due bianchi, Vulc Num e Caliga, rappresentano in modo diverso l’espressività del territorio. Sono vinificati in acciaio, senza legno, per conservare tutta la freschezza e l’identità del frutto. Lasciamo affinare il vino e lo filtriamo solo prima dell’imbottigliamento, per permettere ai sali minerali di integrarsi nel vino in modo naturale. L’Aspis, invece, è il nostro rosso diretto e spontaneo: un vino che parla il dialetto locale. È fresco, sapido, immediato e appagante. Nasce per essere bevuto, non spiegato”, conclude Vincenzo Mercurio, l’enologo.
A coronamento del progetto, la cantina offre anche esperienze di enoturismo presso l’agriturismo Il Casale degli Ulivi che dispone di 8 camere doppie e due triple e sei nuovi appartamenti immersi nella proprietà, per vivere appieno l’anima di Tenimenti Leone.