Dici Capponi ed emergono i ricordi scolastici che ti portano alla Firenze del 500, a quel famoso Pier Capponi di “noi faremo suonare le nostre campane”.
Ma gli appassionati di vino si ricordano anche dei Conti Capponi come un’istituzione della Toscana del vino visto che lo producono da 500 anni a Villa Calcinaia, che si trova nel cuore del Chianti Classico, Greve in Chianti, dove il conte Sebastiano Capponi insieme ai fratelli Tessa e Niccolò – siamo alla 37° generazione – continuano la tradizione di famiglia occupandosi direttamente della storica proprietà producendo vini importanti. Adesso, a Milano, hanno presentato una linea frutto di anni di dedizione e passione, “la collezione 1524” riprendendo anche il nome Conti Capponi. Un omaggio a cinque secoli di storia enologica dove la cultura e il sapere acquisito aprono un nuovo percorso narrativo fatto da vini di territorio e dal forte carattere sperimentale, ha detto Aldo Fiordelli, senior editor per James Suckling, uno dei più influenti critici di vino al mondo.
La scelta di Milano per la presentazione della collezione 1524, a quanto pare, chiama in causa proprio la metropoli lombarda, perché la bisnonna della 37^ generazione dei Capponi, è Luisa Vonviller, nata in una famiglia cosmopolita e dinamica, che ereditò lo spirito imprenditoriale dal nonno e dal padre, August Vonwiller, Console Generale della Repubblica Elvetica a Milano e proprietario della banca omonima. Cresciuta a Sesto San Giovanni, nella Villa Milyus-Vonwiller, luogo di incontro culturale frequentato da personalità come Alessandro Manzoni, Carlo Cattaneo e Vincenzo Monti, Luisa fu immersa in un ambiente stimolante dove il fermento politico e culturale di Milano alimentava la curiosità e le idee. Poi, il matrimonio con Piero Capponi nel 1891 segnò l’inizio di una perfetta unione tra le due famiglie, fondendo la tradizione agricola toscana dei Capponi con l’approccio imprenditoriale e innovativo dei Vonwiller.
E, quindi, i vini della linea 1524 di Villa Calcinaia, incarnano proprio il carattere di Luisa Vonwiller, visto che Mauvais Chapon Metodo Classico, Tor Solis, Casarsa e Le Refie esprimono cultura, raffinatezza, estro e creatività. Con i vitigni internazionali studiati e coltivati a Villa Calcinaia negli ultimi decenni, i vini della collezione 1524 fondono l’ispirazione d’oltralpe con la valorizzazione del territorio toscano, dando vita a prodotti unici, fuori dall’ordinario, sottolineato Fiordelli, che ha poi guidato la degustazione. Mentre Sebastiano Capponi ha sottolineato che la collezione 1524 è stata creata per raggruppare quei vini che a Villa Calcinaia rappresentano uno stile e un’interpretazione del territorio diversa rispetto a quella del tradizionale disciplinare del Chianti Classico, tant’è che sono tutti igp. Si tratta di vini che hanno preso vita negli anni sotto Villa Calcinaia e che oggi intraprendono un percorso di differenziazione con un nuovo brand, quello di “Conti Capponi” che firma la “Linea 1524”. L’immagine di queste nuove etichette trae ispirazione dalla storia della famiglia e dal suo legame con la Toscana, rappresentata dalla croce dell’Ordine di Santo Stefano, un simbolo che evoca l’eredità storica della Famiglia che da secoli custodisce questa terra. La grafica delle etichette, accompagnata dall’uso della bottiglia borgognotta per tutti i vini fermi, celebra l’incontro tra storia, territorio e creatività.
I VINI DELLA LINEA 1524
Mauvais Chapon Metodo Classico igt 2020
Nella morfologia delle pendici di Villa Calcinaia si aprono tra le pieghe delle valli particolarmente fredde. Da qui derivano le uve Sangiovese raccolte a maturità aromatica di gioventù per produrre questo elegante spumante con profumi agrumati e un’espressività aromatica e gustativa che si incardinano sull’equilibrio, la complessità, molta freschezza, una notevole vivacità del regime acido e un bellissimo finale.
Tor Solis Toscana igt 2023
Anteprima assoluta – non è ancora in commercio – di questo vino che nasce dalle uve di Chenin Blanc del vigneto Roberto nel Podere Le Refie: un vitigno originario della Loira con un carattere che ben si adatta al microclima che contraddistingue i monti del Chianti. Sentori di lime, sottobosco, fiori bianchi, e mineralità intensa. Al palato è deciso, con una bellissima complessità oltre che fresco e caratterizzato da sentori di cedro candito, mela cotogna e finale armonioso. Necessita di ossigenazione per aprirsi completamente e sviluppare al meglio il proprio corredo aromatico intenso e complesso.
Casarsa igt Merlot n2019
Super Tuscan prodotto da uve Merlot, la cui vigna originale fu piantata per errore nel 1967. Le uve sono cresciute nei vigneti collinari di Villa Calcinaia. l vino è invecchiato in barriques da 225 litri per almeno 24 mesi. Profumo che si espande e acquista volume con l’ossigenazione nel bicchiere. Al palato il vino mostra un’intelaiatura salda, di buona morbidezza, dove i tannini trovano la loro collocazione che non sovrasta le altre componenti, soprattutto grazie al fatto che questo Merlot
“chianteggia”.
Le Refie 2024
Il podere Le Refie, dove i due vigneti più alti dell’azienda, con esposizione ad est e su suolo
fortemente sabbioso, dà il nome a questo vino. Dalle uve di Marsanne e Viognier della vigna
Adelaide a Le Refie nasce questo omaggio ai grandi vini del Rodano, dell’Alsazia e della Loira.
Alla degustazione è evidente la classica grassezza ed orizzontalità tipiche del Marsanne e del
Viognier, bilanciate con armonia dalla fragranza di un 10% di Gewürztraminer, con le sue note tropicali. Un vino in cui le note floreali evolveranno in aromi di albicocche secche, miele, resina e pietra focaia. Da bere ora a fine pasto accompagnato a formaggi e tra qualche anno meditando, magari contemplando le sinuose colline del Chianti Classico.
Villa Calcinaia
Via Citille 84 – Loc. Greti
Greve in Chianti (FI) – tel. 055.853715
www.conticapponi.it