Carmine Coletta è il nuovo presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini e prende il posto di Libero Rillo, il presidente uscente. L’elezione è avvenuta durante l’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione, che ha espresso unanime fiducia nella figura di Carmine Coletta per proseguire e rafforzare le attività di tutela, promozione e valorizzazione delle eccellenze vitivinicole del Sannio.
Nato il 5 febbraio 1999, il Consorzio oggi conta quasi 1300 soci diretti suddivisi tra viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori per una copertura paria a diecimila ettari vitati, 7900 imprenditori viticoli, circa 100 aziende imbottigliatrici per oltre un milione di ettolitri di vino prodotto, tre denominazioni di origine e una indicazione geografica per più di 60 tipologie di vini. Tutti elementi che caratterizzano il vigneto Sannio, e che assegnano alla provincia beneventana la leadership nel comparto vitivinicolo della Campania.
“Sono onorato della fiducia che mi è stata accordata – ha dichiarato il neo Presidente -. Assumo questo incarico con grande senso di responsabilità e con l’obiettivo di lavorare in stretta sinergia con tutti i soci, le istituzioni e gli operatori del settore per consolidare il posizionamento dei nostri vini a livello nazionale e internazionale. Il Sannio ha un patrimonio enologico straordinario, e il Consorzio continuerà a essere il suo motore propulsivo.
“Sento da parte mia e del Consorzio che rappresento – ha aggiunto – di esprimere profonda gratitudine a Libero Rillo, per la continuità, per la dedizione, per aver accompagnato il Sannio vitivinicolo attraverso fasi complesse e decisive. Le istituzioni crescono quando sanno riconoscere il valore di chi le ha servite, e il nostro primo atto è proprio questo: rispetto per il passato, senza nostalgia e gratitudine senza retorica. Oggi però si apre una nuova fase. Non una rottura, ma un’evoluzione”.
In seguito, Coletta ha elencato una serie di priorità che saranno al centro della sua azione e della squadra che lo accompagnerà. Un lavoro non facile soprattutto in considerazione dei grandi cambiamenti che hanno avuto: il Sannio, i mercati, i consumatori, il modo di comunicare il vino e, non ultimo il ruolo di un Consorzio di Tutela, visto come strumento ancora più utile, più presente, più autorevole e che sappia anche guidare. Fra le azioni da perseguire nell’immediato, tra le altre, spiccano: l’identità, l’ambiente e la gestione inclusiva e aperta al territorio.
“Dobbiamo rafforzare un racconto unitario, riconoscibile, coerente – ha spiegato – che valorizzi le nostre DOC, le nostre DOCG e il ruolo strategico della Falanghina e dell’Aglianico, senza dimenticare nessun vitigno, nessuna area, nessuna impresa. Il Consorzio deve essere una casa comune anche per chi esporta, per chi cresce e per chi fatica. Un altro elemento importante è la sostenibilità come valore aggiunto sul territorio, un obiettivo sul quale bisogna impegnarsi per coinvolgere le istituzioni e gli enti locali”.
Altre iniziative riguarderanno una maggiore promozione, sui mercati esteri e nazionali, con strategie moderne; cui bisogna aggiungere, l’esigenza per ogni socio di sentirsi parte attiva del Consorzio, percepita sempre più come una casa comune e uno strumento concreto al servizio di chi produce.
Questi i componenti della giunta esecutiva: Giampiero Rillo (vice presidente), Alfredo Di Leone, Gianmarco Maffei e Domizio Pigna; mentre, completano il Consiglio d’Amministrazione: Luca Baldino, Lucio D’Amico, Rino Corbo, Silvio Di Lonardo, Mennato Falluto, Flaviano Foschini, Gino Gambuti, Dario Iannella, Libero Petraccaro, Lorenzo Nifo Sarrapochiello, Libero Rillo, Ildo Romano e Giuseppe Vitale.
I nuovi rappresentanti del Collegio sindacale sono: Annibale Mancinelli (Presidente), Valentina Di Biase (componente) e Raffaele Romano (componente).