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Dove mangio

Il cuore di Palermo si anima di una (buona) novità: la nostra sosta da Radici

10 Novembre 2021
chef_sandro_bilello chef_sandro_bilello

di Giorgia Tabbita

Un vicoletto della Cala lontano dalla movida palermitana in cui si respirano storia, arte e tradizioni del capoluogo siciliano.

Sarà anche per questo che la scelta del nome del ristorante nascosto nel cuore del centro storico di Palermo non poteva che ricadere su Radici – Territorio e Cucina. Pochi tavoli all’esterno, posti in fila indiana, campeggiano nella stradina adornata di luci soffuse che creano un’atmosfera intima in grado di catapultarti in un’altra dimensione con una grande attenzione ai dettagli ma, soprattutto, al cliente. Ad ospitarci sono Matteo Pizzo e la sua compagna Fabiana Sampino che, buttatisi a capofitto in questa esperienza poco prima del lockdown, rinnovano di stagione in stagione i loro menù in base ai prodotti suggeriti dello chef Sandro Bilello e un team giovanissimo con tanta voglia di osare e rinnovarsi.

(Sandro Bilello)

“La scelta delle materie prime oggi è fondamentale nella ristorazione – spiega Matteo – Dal pesce alle verdure, ci rapportiamo quotidianamente con piccoli produttori locali che riescono a garantirci una qualità costante”. E infatti ogni stagione segue un menù basato su accostamenti che hanno conquistato una nicchia di avventori ormai fedeli al ristorante. Dite addio alla classica caponata palermitana e abbracciatene una dove la melanzana viene sostituita dalle mele e dal cioccolato fondente di Modica Igp, aggiungete una spolverata di cappero alla tradizionale Pasta con i Ricci e gustatevi una Quenelle di Scottona Siciliana al miele e peperoncino con croccante di noci. Tra i capisaldi, forse per mantenere quell’appuntamento tradizionale in famiglia, troviamo i Candelotti della Domenica, dei Paccheri di Grano Duro Siciliano infornati e ripieni di ragà di maialetto, Tuma e una colorata di Provola Ragusana e gli Scialatielli con ragu di polpo, cozze e trito di noci.

“Con Sandro stiamo già lavorando al menù invernale – riusciamo a farci “spoilerare” da Matteo – dove non potranno mancare il Macco di Fave di Leonforte, la ricotta di Piana degli Albanesi, il Fagiolo Badda di Polizzi, il Suino Nero dei Nebrodi e il Carciofo Spinoso di Menfi”. Altrettanta importanza viene data alla carta del vino, con una winelist che è andata crescendo nel tempo con moltissime etichette siciliane. E che non ha intenzione di fermarsi. Da Messina fino alle pendici dell’Etna, da Noto a Palermo, senza escludere il trapanese, e con un occhio di riguardo anche per Borgogna, Alsazia, Nuova Zelanda o Cile, così da offrire agli ospiti un’esperienza completa in tutti i suoi aspetti.

Radici – Territorio e Cucina
Vicolo della Fonderia, 3 – Palermo
T. 380 5402457
Chiuso: lunedì
Ferie: da definire
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no