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Gaglioppo e Mantonico, Cantine Statti a Taormina Gourmet ci porta alla scoperta degli autoctoni calabri

28 Ottobre 2023
ph Vincenzo Ganci, Migi Press ph Vincenzo Ganci, Migi Press

Siamo nella piana di Lamezia Terme, lungo le coste dell’antico fiume Amato, una delle zone agricole più antiche della Calabria che trova la sua origine culturale nei primissimi anni dello stabilimento delle colonie della Magna Grecia. Con Cantine Statti, proprietà della storica e prestigiosa famiglia Statti sin dal XV secolo, ripercorriamo la storia del vino italico. Culla del vino, la Calabria vanta un patrimonio di vitigni autoctoni enorme, persino il sangiovese pare abbia visto i natali fra queste colline. Statti promuove da sempre soprattutto varietà del territorio. A Taormina Gourmet 2023, la masterclass condotta da Fosca Tortorelli e Claudia Stern, permette un approfondimento di due varietà antichissime, il Mantonico e il Gaglioppo. Si degustano due vini della Cantina in diverse annate capaci di esprimere un buon potenziale di invecchiamento. Si comincia con tre annate di Mantonico Statti. Il Mantonico è un antico vitigno autoctono calabrese a bacca bianca. Le sue origini restano ancora piuttosto misteriose. Potrebbe trattarsi di una varietà introdotta in Italia all’epoca della prima colonizzazione ellenica della Locride o forse domesticata in epoca remota nell’area dell’antica Enotria. Il vino si presenta di colore giallo dorato, limpido e di buona consistenza. All’olfatto spiccano eleganti note aromatiche, tipiche del vitigno, con sentori intensi di timo e rosmarino. Seguono note di fiori d’acacia e biancospino, sottofondo di pesca bianca e susina, chiude con note leggermente vegetali. La bocca è ben strutturata, calda, dotata di ottimo spunto morbido, ben bilanciata nel finale dalla vena acida.

Nello specifico, le annate degustate:

Mantonico 2021
Affina in botti e barrique di acacia sulle fecce nobili per 4 mesi. La maturazione in bottiglia segue per 12 mesi. Al naso, fine, note di frutta a polpa bianca, fiori bianchi, note di erbe aromatiche, salvia. Al sorso è fresco, di bella acidità, molto sapido.

Mantonico 2017
Colore più intenso, naso più complesso con note di rosa, rosmarino, mandorla, cenni balsamici. Al palato, sorso ancora fresco e di buon corpo, sapido e lungo.

Mantonico 2014
Al colore, dorato. Al naso complesso, sentori di cioccolato e scorza d’arancia candita, pietra focaia, cera d’api.

La masterclass prosegue con tre annate di Batasarro Statti, da uve Gaglioppo in purezza. Il Gaglioppo è un vitigno a bacca nera autoctono della Calabria, di probabile origine greca e diffusosi prevalentemente nelle aree costiere della regione. Il Gaglioppo è la varietà più diffusa in Calabria. Grazie alle sue notevoli potenzialità, il Gaglioppo è stato riscoperto dopo la distruzione dei vigneti a causa della fillossera ed è diventato una delle varietà più apprezzate dell’enologia Calabrese. Viene coltivato tra le province di Cosenza e Catanzaro, in quella zona molto fertile situata tra la Sila e il mare. Le sue uve danno un vino rosso rubino con sottili sfumature granate. Il naso si caratterizza con note di frutta rossa matura, di ciliegie e marasche, accompagnate da profumi floreali di violetta e speziate di liquirizia. Al palato si presenta strutturato, con un tannino quasi vellutato e un finale molto persistente.

Nello specifico, le annate di Batasarro degustate a Taormina Gourmet.

Batasarro 2019
Ottenuto da uve Gaglioppo in purezza. Affina in botti di rovere da 30 ettolitri e barrique nuove da 225 litri per 18 mesi. Segue l’affinamento in bottiglia per un anno. Dal colore rosso impenetrabile, profuma di frutti rossi, fiori appassiti, note di sottobosco, cenni balsamici ed ematici. In bocca il sorso è pieno, di spiccata acidità, di grande struttura. Fine la trama tannica e ottima la persistenza.

Batasarro 2017
Naso elegante con profumi floreali, di marasca, note ferrose, balsamiche ed officinali. Sorso pieno, ben strutturato, tannini setosi e acidità.

Batasarro 2015
Naso intenso e complesso, note di confettura di piccoli frutti rossi, di ciliegia sottospirito, aghi di pino, intense sensazioni balsamiche, muschio, tabacco, spezie. Al sorso mantiene freschezza, tannini levigati e vellutati. Un vino che dimostra di saper invecchiare bene.