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L'iniziativa

Le Famiglie Storiche si riuniscono a Milano: grande tasting con i migliori Amarone

13 Novembre 2021

E’ momento storico molto complicato che, però, ha evidenziato l’importanza di stare insieme e, nello stesso tempo, come si suol dire, la capacità di fare gioco di squadra diventa un valore fondamentale.

L’esempio arriva da una terra vocata per la produzione di grandi vini, quella attorno alla città di Verona, dove si produce un vino unico come l’Amarone della Valpolicella. Vino unico e territorio unico che nel giugno del 2009 hanno ispirato a Sandro Boscaini, presidente di Masi, l’idea di riunire in un’associazione diverse aziende produttrici di questo adesso divenuto simbolo della Valpolicella. L’obiettivo era quello di “condividere un pensiero comune, cioè cercare di raccontare al mondo un grande vino, importante e speciale, ma non ancora abbastanza riconosciuto per la sua vera e intrinseca qualità”. Furono 10 i produttori che aderirono, accettando criteri semplici, ma precisi: essere “famiglie”, cioè proprietarie di vigneti, per le quali la produzione di Amarone costituisce, oltre che una grande passione anche una parte importante della produzione. Nasce così uno spazio che unisce aziende medio-piccole che adottano un approccio ancora “artigianale”, e grandi realtà icone del territorio, all’interno del quale scambiarsi idee. Attualmente la famiglia de “Le Famiglie” è arrivata a 13 aziende, per una superficie di 800 ettari, la produzione di 2,3 milioni di bottiglie (vendita: 31,5% Italia, 68,5% estero con destinazione Canada, Stti Uniti, Svizzera, Germania, Paesi Scandinavi, Regno Unito, Russia e Cina) che vuol dire il 15% dell’Amarone.

Tutte le aziende sono di proprietà di vignaioli che rappresentano la storia perché appartengono alla realtà della Valpolicella da moltissimi anni e ne sono profondamente radicate; la passione perché prima di essere viticoltori sono custodi del territorio; e fedeli ad un progetto perché nascono con lo scopo preciso di testimoniare i valori di un territorio e di una denominazione unici al mondo. Per far conoscere queste loro peculiarità, Le Famiglia Storiche sono sempre attive con iniziative che in questo momento molto critico hanno permesso di non farsi “arrestare” dalla pandemia; anzi, hanno reagito con incontri e attività digitali condividendo riflessioni e mettendo assieme le forze per essere pronte alla ripresa. Insomma, non si sono mai fermate, guardando avanti con fiducia e, appunto, facendo rete. Più che di pausa è stato un momento di rallentamento, perché del resto la natura non si ferma e gran parte del lavoro avviene già in vigna. Il rallentamento c’è stato in particolare nei processi commerciali, ma attutito dall’attivazione di canali alternativi di vendita dei vini sul territorio e all’estero, mantenendo un dialogo costante con i diversi interlocutori.

In questo contesto si inquadra la scelta di organizzare il 15 novembre a Milano, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier, un grande banco di assaggio – come di consueto, diviso in fasce orarie – dedicato all’Amarone con la presenza dei vini delle 13 aziende che fanno parte dell’Associazione “Le Famiglie Storiche”. In degustazione saranno proposti 34 Amarone, di diverse annate con i “vecchi” come l’Amarone della Valpolicella classico doc 2001 di Venturini, l’Archivio Storico 2008 Amarone della Valpolicella classico doc di Zenato, due della vendemmia 2010 (Amarone della Valpolicella riserva docg di Musella e De Buris Amarone della Valpolicella classico riserva docg di Tommasi) e l’Amarone della Valpolicella riserva docg 2011 di Brigaldara oltre a quelli delle vendemmie 2012 (3), 2013 (1), 2015 (10), 2016 (8), 2017 (5) e 2018 (2) prodotti da aziende vitivinicole da generazioni testimoni attivi del “mondo Amarone”: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato. Famiglie che, insieme, mettono a frutto un patrimonio consolidato e un impegno costante verso la qualità per testimoniare un grande vino come l’Amarone e fondano tutte le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione. Il loro operato è volto a far conoscere e preservare non solo i loro vini, ma anche una delle più strategiche zone di produzione vitivinicole italiane, la Valpolicella. In programma anche una masterclass guidata dal sommelier Artur Vaso. La grande degustazione milanese rappresenta l’occasione per riallacciare anche contatti rimasti temporaneamente in stand-by. D’altronde il vino è anche condivisione e nulla può sostituire il dibattito che nasce attorno a un assaggio dal vivo. Un aspetto sintetizzato nel docufilm di Michael Gasparini “Le Famiglie Storiche – Un racconto sull’Amarone” presentato a Verona lo scorso 9 settembre.

Michele Pizzillo