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L'intervista

Howard Schultz: “Uno Starbucks in Sicilia? Ci penseremo. E sul caffè dico che…”

29 Agosto 2023
Howard Schultz Howard Schultz

Howard Schultz, fondatore di Starbucks, a Marinella di Selinunte per lanciare Oleato, bevande a base di caffè e olio evo siciliano. Lo abbiamo intervistato. Bevande a base di caffè e olio extravergine di oliva siciliano; sono questi gli ingredienti che Starbucks, il colosso mondiale delle caffetterie, ha lanciato già qualche mese fa e che è stato presentato anche a Marinella di Selinunte durante il debutto ufficiale del Club degli agricoltori della Valle del Belìce (leggi questo articolo>). Un club ispirato al modello dei Farms Support Centre che Starbucks ha già sperimentato nei paesi in cui acquista il caffè. Ma facciamo un passo indietro. Circa un anno fa, Howard Schultz conosce Tommaso Asaro, produttore di Partanna e patron dell’omonima azienda che da oltre 100 anni vende olio extra vergine di oliva e olive Nocellara del Belìce negli Stati Uniti. Tra i due nasce un’amicizia e Mr Schultz rimane sorpreso quando scopre di una strana abitudine di Tommaso, quella di prendere qualche goccia di olio ogni mattina, per stare meglio e rimanere in forma. Così, il fondatore di Starbucks, che in 50 anni è riuscito a portare la sua azienda da un punto vendita a Seattle ai 36.000 punti vendita di oggi presenti in 80 paesi, chiede a Tommaso: “Hai mai pensato di combinare olio e caffè”? Molti penserebbero “che idea strana è mai questa?”. Molti, ma non tutti. Così Howard Schultz inizia a far sperimentare delle nuove bevande con questi due ingredienti. Dopo un po’ di tentativi, ecco la sorpresa: due prodotti, presenti in natura da millenni, si combinano perfettamente.

“Avevamo l’opportunità di portare nel mercato una grande novità, e potevamo farlo in un modo che solo noi di Starbucks avremmo potuto fare. – dice Howard Schultz – Abbiamo registrato il marchio Oleato e in meno di un anno siamo riusciti a distribuire questa bevanda in tanti paesi. Ed entro il prossimo Marzo lo distribuiremo in tanti altri punti vendita nel mondo”.

Mr Schultz, 40 anni fa da un suo viaggio a Milano nasce l’idea delle caffetterie Starbucks. Oggi una nuova idea arriva dalla Sicilia. Il nostro Paese è motivo di ispirazione per il suo lavoro. Cosa l’ha portata 40 anni fa in Italia e cosa la porta oggi in Sicilia?
“Negli ultimi 50 anni ho viaggiato tantissimo per Starbucks, ovunque nel mondo, ma non c’è un posto che ama tanto quanto l’Italia. Per tanti motivi, dal cibo, alla luce, all’architettura, alla bellezza ma anche le persone. La prima volta che sono stato in Italia è stato nel 1983, ero molto giovane e sono stato travolto dal vostro Paese e ogni volta che atterro in un posto diverso in Italia ho comunque questa sensazione di travolgimento, di coinvolgimento molto importante. Amo davvero l’Italia ed è un luogo molto importante per me e la mia famiglia”.

Unire caffè e olio extravergine di oliva può sembrare davvero strano. Qual è la risposta della gente sulle nuove bevande Oleato?
“La risposta è estremamente positiva. Starbucks vanta una fiducia da parte dei propri clienti che li porta a provare cose nuove. Qualsiasi nuova introduzione che Starbucks porta nel mercato i clienti la accolgono e hanno la volontà di provarla. Ovviamente questo porta anche ad un cambiamento del proprio comportamento. La risposta è stata molto positiva sia negli Stati Uniti che in Giappone dove sono stato di recente per il lancio di Oleato. Sono molto speranzoso per il lancio che avverrà il prossimo Marzo (2024) quando verrà introdotto nel mercato cinese. È una grande idea ma ovviamente bisogna avere pazienza per vederla crescere. La cosa importante e che rimanga questo impegno nel mantenere la qualità del prodotto dell’olio della Valle del Belìce, che ci sia questa continua collaborazione e che aumenti la collaborazione tra gli agricoltori di questa valle. C’è da dire, inoltre, che le parole “Sicilia” e “prodotto siciliano” hanno una connotazione estremamente positiva all’estero, soprattutto nel mercato statunitense”.

In 50 anni ha aperto tantissime caffetterie in tutto il mondo e da qualche anno è arrivato anche in Italia, anche se nel nostro Paese il caffè espresso è quasi intoccabile. C’è in progetto l’apertura di una caffetteria in Sicilia?
“In passato c’era chi credeva che Starbucks in Italia sarebbe stato un fallimento totale, ed effettivamente abbiamo aspettato tanto prima di aprire il primo punto a Milano. Dovevamo approcciare il mercato italiano con umiltà e rispetto, sapevamo che non saremmo venuti qui ad insegnare agli italiani come fare il caffè ma a mostrare loro come avevamo interpretato la nostra idea di caffè, e devo dire che sono molto orgoglioso di come è stato accolto Starbucks in Italia. Negli ultimi mesi l’espansione nel vostro Paese è stata importante, con i centri di Verona, Roma e altri. Il partner con cui collaboriamo per l’apertura delle caffetterie italiane è Percassi Group, quando lo incontrerò a Milano gli porterò questa proposta”.

Mr. Schultz, qual è per lei il segreto per un buon caffè?
“Un cattivo caffè non si può migliorare. Se hai dei chicchi di bassa qualità o un caffè divenuto vecchio non c’è modo di fare un buon caffè. Molte torrefazioni fanno la miscelatura per nascondere la bassa qualità di alcuni dei chicchi usati in quella miscela. Ma la miscelatura è un’arte, un combinare materie di altissima qualità assieme come se fosse un’orchestra che deve suonare armonicamente. Questo è il punto di partenza. Dopo di che c’è l’estrazione, ovvero la preparazione. Che sia un espresso, una french press, o qualsiasi altro metodo di estrazione, deve essere fatta a regola d’arte da persone esperte che conoscono l’integrità del prodotto e la passione che mettiamo nel creare il nostro prodotto. Solo così si potrà superare la prova della tazza”.