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Birra della settimana

La Birra della settimana. Spontaneum Gardenensis di Monpiër de Gherdëina

29 Novembre 2020
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di Andrea Camaschella

Monpiër de Gherdëina è un brewpub a Ortisei, in Val Gardena, conosciuto per una produzione piuttosto eclettica che esula dalla tradizione locale, tedesco-centrica, e dalle varie declinazioni di lager tipiche di queste valli.

Qui si guarda un po’ a tutte le scuole brassicole e non si disdegnano eventuali “contaminazioni” di pensiero. Sul loro sito si legge “Il nostro è il primo birrificio della Val Gardena, patrimonio naturale dell’Unesco. L’ambiente montano, l’acqua pulita delle Dolomiti e la natura incontaminata influenza molto la nostra produzione. Il territorio si presta a un turismo sia invernale che estivo, con una buona presenza di visitatori da tutto il mondo. Legame al nostro territorio e visione internazionale, un dualismo presente anche nelle nostre birre”. In italia, povera di materie prime fondamentali per produrre una birra, il legame con il territorio è legato solitamente all’acqua o a qualche ingrediente (come frutta, uva, spezie) che, pur se in piccoli quantitativi, sia caratterizzante oppure si esaltano le caratteristiche dell’acqua. In Val Gardena sono andati oltre, sfruttando, per le produzioni della cantina – la Barricaia – la flora di funghi e batteri, lieviti selvatici presenti, naturalmente, nell’aria e il clima perfetto per lasciare che il mosto fermenti come si usa nella tradizione belga del Lambic. Fermentazione spontanea pura e semplice, seguendo i dettami della natura e sfruttando – per quel poco che può aiutare – l’esperienza belga che porta alla nascita di alcune referenze dopo passaggi in vasca di raffreddamento e lungo periodo in botte. Tra queste referenze la più interessante, dal punto di vista della fermentazione spontanea, è la Spontaneum Gardenensis. Acqua, malto d’orzo, frumento (non maltato), poi passaggio in botti già usate per vini locali, circa un anno, per arrivare poi alla bottiglia dove rifermenta.

In realtà, appena prima di essere confezionata in bottiglia, il team del birrificio (Carmelo Li Pomi, Tobia Moroder, Jan Piazza e Diego Perathoner a cui si è aggiunto nel 2019 il birraio Davide Marinoni) passa agli assaggi in Barricaia e così la Spontaneum si divide in due linee differenti: una “single barrel”, dalla botte numero 10, che proviene da una cantina locale ed era stata utilizzata per uno dei rossi locali più noti, un Lagrein, mentre per le altre si procede ad un blend tra le varie botti. L’edizione single barrel è decisamente più elegante al naso, più scorbutica la versione che nasce dall’assemblaggio di più botti. Entrambe evidenziano però un carattere deciso, unico, con sentori di frutta tropicale e l’idea, all’assaggio, che il tempo a disposizione per migliorare in bottiglia sia ancora abbondante.a Barricaia di Monpiër de Gherdëina è un progetto già compiuto e con un radioso futuro davanti, almeno a giudicare da questi primi assaggi. La flora locale è già in grado di imprimere una firma, evidente, su ogni referenza, che sia la Spontaneum o le altre creazioni come la Gose (una birra salata) in cui l’acidità accompagna alla perfezione la salinità. La sorpresa è proprio nel blend, che raramente è una realtà in Italia ma è anche una carta vincente per andare oltre ai capricci dei lieviti selvatici e, se applicata da buoni nasi e palati, con capacità di immaginare e prevedere quello che succederà col tempo, di smussare i lati più scorbutici e far sì che da un anno all’altro, da un lotto a quello successivo la riconducibilità del prodotto sia sempre evidente. Ecco il futuro radioso.

Monpiër de Gherdëina
via J.B. Purger 181, I – Ortisei / St. Ulrich (BZ)
T. 342 6741322
info@monpier-gherdeina.it
www.monpier-gherdeina.it