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La degustazione

Baglio del Cristo di Campobello, svolta sui Metodo Classico: i nostri assaggi in anteprima

14 Settembre 2021
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di Christian Guzzardi

Da quest’anno anche Baglio del Cristo di Campobello ha il suo Metodo Classico, anzi i suoi Metodo Classico: un rosato ottenuto da Nero d’Avola e un bianco da Grillo.

Presentati in anteprima a Cronache di Gusto – in occasione di una giornata trascorsa in azienda tra le colline di Campobello di Licata, in provincia di Agrigento – i due nuovi nati in casa Baglio del Cristo di Campobello faranno il loro esordio sul mercato nei prossimi mesi. Tremila bottiglie, millecinquecento per versione, realizzate a partire da un vasto patrimonio di conoscenze maturato nel tempo. A raccontarci come e quando è nata l’idea, attraverso quali fasi si è arrivati alla realizzazione del progetto e quali sono gli obiettivi ad esso collegati è Carmelo Bonetta, patron della cantina.

“I nostri Metodo Classico – racconta – nascono dalla consapevolezza di due grandi vitigni autoctoni, il Grillo e il Nero d’Avola. Tutto prende vita da un lungo percorso di ricerca, già nel lontano 2012, quando per la prima volta è nata l’intenzione di realizzare un Metodo Classico. Tra le nostre etichette abbiamo già il nostro Lalùci – Grillo Doc e il nostro C’D’C’ Cristo di Campobello rosato – Nero d’Avola Doc. Gli anni e l’esperienza ci hanno permesso di testare le qualità e le potenzialità di queste due grandi uve e da qui la voglia di realizzare il Metodo Classico di Grillo e Nero d’Avola, sia di 36 mesi che 50 mesi”.

Un progetto, quello del Metodo Classico di Baglio del Cristo di Campobello, che attinge a piene mani dalle peculiarità del terroir che, inevitabilmente, ha finito per stimolarne l’ideazione. “Ad ispirarci – spiega – sono state le potenzialità dei nostri vitigni, il suolo gessoso e il microclima che rendono unica la nostra zona. Grazie all’insieme di questi elementi, eravamo e siamo consapevoli di possedere tutte le caratteristiche necessarie per la realizzazione di un Metodo Classico che possa essere espressione del nostro territorio”.

Alle caratteristiche del terreno e al clima, si aggiunge poi, il meticoloso e appassionato lavoro condotto dalla famiglia Bonetta, dall’enologo Giuseppe Lentini e da tutto il team aziendale. Un processo accurato, dalla vigna alla bottiglia, che dà vita ai nuovi Metodo Classico C’D’C. “La raccolta – continua – avviene manualmente in piccole cassette dopo un’accurata selezione in vigna. Le uve vengono portate ad una temperatura di 8-10 °C e pressate sofficemente. La frazione migliore di mosto viene separata e fatta decantare per sedimentare a freddo. A fine fermentazione segue un periodo di affinamento sulle fecce fini per circa sei mesi a temperatura controllata in acciaio. Successivamente si effettua il tiraggio e la rifermentazione in bottiglia con l’affinamento sui lieviti per 36 mesi. Poi si procede con un remuage manuale delle bottiglie. Dopo la sboccatura, viene fatto un affinamento in bottiglia di almeno tre mesi prima della commercializzazione”.

Alla vigilia dell’approdo sugli scaffali delle enoteche, e sulle tavole dei consumatori, qual è l’obiettivo che Baglio del Cristo di Campobello si è posto sui suoi Metodo Classico? “L’augurio – risponde Bonetta- è che i nostri Metodo Classico possano incontrare l’apprezzamento di chi li berrà, così come già avviene con tutti gli altri nostri vini”. Intriso delle caratteristiche di un angolo di Sicilia unico, il Metodo Classico di Baglio del Cristo è espressione autentica di ricerca, impegno e lavoro accurato, una nuova eccellenza siciliana che stupirà appassionati ed addetti ai lavori. Ecco i nostri appunti di degustazione.

Metodo Classico Rosato Nero d’Avola Extra Brut 36 mesi sui lieviti
Il Cristo di Campobello Metodo Classico Rosato Nero d’Avola Extra Brut 36 mesi sui lieviti mostra la sua originalità già a partire dal colore, un rosa scarico che ricorda il color buccia di cipolla. Si tratta di un Metodo Classico elegante, dal gusto equilibrato, che spicca per la sua intensa freschezza. All’olfatto risulta delicato, con profumi di agrumi, piccoli frutti e note floreali che ricordano la zagara. Il perlage è fine, persistente e diffuso, cremoso al palato. Il sorso, caratterizzato da ritmo e da una bella acidità, si contraddistingue per ritorni floreali di viola e rosa canina. Per via di tali caratteristiche è ottimo come aperitivo e come accompagnamento ai crudi di mare e, in generale, con piatti a base di pesce.

Metodo Classico Grillo Extra Brut 36 mesi sui lieviti
Il Cristo di Campobello Metodo Classico Grillo Extra Brut 36 mesi sui lieviti, di colore giallo paglierino e perlage finissimo e costante, è un vino elegante già all’olfatto grazie ad interessanti note di scorzetta d’agrumi e fiori. Al palato è accattivante, fresco e ben strutturato. È un vino croccante che si fa quasi masticare, con sentori di mandorla che rimandano al territorio. Si caratterizza per un mix ben riuscito di freschezza e acidità, che gli assicura un’intensità gustativa e una lunga persistenza. È ottimo per accompagnare crudité di pesce, crostacei, tartare, primi piatti di pesce o fritti leggeri. Da provare anche l’abbinamento con la mozzarella o formaggi freschi.

Baglio del Cristo di Campobello
Contrada Favarotta, Strada Statale 123 Km. 19,200
Campobello di Licata (AG)
T. 0922 883214
www.cristodicampobello.it