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La degustazione

Campania Stories, i vini campani ci piacciono sempre di più: i nostri assaggi dei bianchi

02 Novembre 2020
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di Federico Latteri

I vini campani ci piacciono sempre di più. Convincono per originalità e qualità, regalandoci sia in bianco che in rosso un mosaico di espressioni particolarmente ampio e variegato.

L’edizione 2020 di Campania Stories ci ha fornito una panoramica completa sulla produzione regionale con vini provenienti da ogni angolo del territorio. Non solo conferme dalle denominazioni più importanti come le tre Docg irpine, ma anche e soprattutto etichette interessantissime di aree emergenti come Vesuvio, Campi Flegrei e Costiera Amalfitana, posti ricchi di storia e tradizione che anno dopo anno ci appassionano con i loro vini dal carattere preciso e deciso. Molti i campioni dell’ultima vendemmia insieme a quelli delle annate precedenti. Dopo una 2017 che ha dato in diversi casi vini concentrati, potenti e leggermente più alcolici e una 2018 con profili più snelli, freschi e pronti, l’annata 2019 sembra restituirci equilibri ottimali e completezza. Le impressioni derivanti dalla nostra degustazione sono ottime.

Di seguito l’elenco di quelli che riteniamo i migliori vini bianchi assaggiati con alcune note:

Campi Flegrei Doc Falanghina 2019 – Agnanum
Ha un naso intenso di fiori bianchi, arricchito da un leggero cenno vegetale e una nota sulfurea ben presente. Il sorso è lungo e articolato con viva acidità, buon corpo e un’evidente mineralità che lo caratterizza dall’inizio alla fine.

Campi Flegrei Doc Falanghina Vigna Astroni 2017 – Astroni
E’ ricercato e complesso all’olfatto con fiori gialli, un tocco di erbe aromatiche, ma soprattutto sentori di pietra focaia, intensi, ma non eccessivi. In bocca è freschissimo, tagliente, dinamico, salino e molto lungo. Sarà interessante seguirne l’evoluzione.

Greco di Tufo Docg Vigna Cicogna 2019 – Benito Ferrara
Presenta un profilo olfattivo elegante dominato da note floreali e erbe officinali. E’ molto fresco, consistente, ben bilanciato e persistente. Mostra evidenti potenzialità che, siamo sicuri, lo faranno andare lontano nel tempo.

Greco di Tufo Docg Torrefavale 2018 – Cantine dell’Angelo
Esprime in modo schietto e diretto l’essenza di un territorio. Sentori di erbe aromatiche e zolfo precedono un palato vivo, acido, strutturato, molto intenso e sapido. Lunga la chiusura su note di pietra focaia.

Greco di Tufo Docg Ortale 2018 – Cantine Di Marzo
Ha un naso giocato tra profumi di fiori gialli e mela verde con le tipiche note minerali sempre ben presenti e un tocco di erbe selvatiche. Il sorso, consistente e al contempo dinamico, risulta disteso, equilibrato e molto lungo. Crescerà ancora.

Greco di Tufo Docg 2018 – Di Prisco
E’ pulito, preciso e ben articolato con sentori di camomilla, frutta a polpa bianca, note sulfuree, spiccata acidità, buona struttura e un finale sapido di notevole lunghezza.

Costa d’Amalfi Doc Ravello Bianco Vigna Grotta Piana 2019 – Ettore Sammarco
Naso complesso, animato da nitidi profumi di frutta a polpa gialla, erbette mediterranee, un tocco agrumato e un’intrigante nota marina. In bocca mostra un gusto pieno e una buona consistenza che viene snellita da una decisa salinità che dona agilità e slancio. Decisamente ottimo.

Fiano di Avellino Docg Feudi Studi Morandi 2017 – Feudi di San Gregorio
E’ elegante con sentori di fiori bianchi e gialli, fini note fruttate di pesca bianca e un cenno di zucchero filato. Seguono ottima freschezza, struttura e notevole lunghezza. Impeccabile la tessitura, tutto si articola alla perfezione.

Fiano di Avellino Docg Pietramara 2019 – I Favati
Un bouquet floreale e leggermente vegetale, arricchito da un cenno di frutta esotica svela un profilo decisamente giovane. Il sorso è molto fresco e si distende in una progressione ricca di energia che conduce ad un finale lungo e leggermente sapido. Potenziale interessante.

Campi Flegrei Doc Falanghina Cruna del Lago 2018 – La Sibilla
Ci offre in maniera fresca e briosa i profumi del territorio tra i quali distinguiamo fiori, frutta gialla e richiami sulfurei. In bocca è animato da una vibrante salinità che lo caratterizza fortemente, aumentandone piacevolezza e bevibilità.

Fiano di Avellino Docg Sarno 1860 Erre 2017 – Tenuta Sarno 1860
Si distingue per complessità con pesca matura, fiori gialli, fini sentori di erbe aromatiche e una punta di pietra focaia. E’ ampio, pieno, ben strutturato, disteso, equilibrato e molto persistente. Completo e davvero buono.

Fiano di Avellino Docg 2019 – Villa Raiano
Fini sentori floreali, pesca bianca e un tocco di albicocca sono seguiti da un sorso fresco, intenso, di corpo pieno, leggermente sapido e persistente. Ottimo il bilanciamento tra le varie componenti che risultano molto ben armonizzate.