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La degustazione

La pizza protagonista ad Expocook/3 – Tocca a Brancato, Costanza, Piccione e Severino

07 Marzo 2023
Carmelo Brancato Carmelo Brancato

di Marcella Ruggeri

Un’altra tranche di tre professionisti per la seconda parte della giornata inaugurale di “ExpoCook 2023” con “Petra Day”.

Tra dolcezza stuzzicante e tipicità salate internazionali come le pizze in evoluzione: da non perdere l’arrivo del momento Colomba in vista della Pasqua e dei cannoli “ubriachi” passando attraverso le pizze “evolute” a ruota di carro e di ispirazione”floreale”. Ecco in dettaglio.

(La colomba di Carmelo Brancato)

Il Pastry chef Carmelo Brancato utilizza Petra da 15 anni nella “Pasticceria Brancato” di Siracusa che si è ampliata con la “Caffetteria Brancato” e “Sapori Mediterranei”. La Pasticceria è attiva dal 1984 e, nonostante l’età, bada moltissimo ad uno stile avanguardistico. Oggi, il maestro Brancato ha presentato una “Colomba” che richiede una preparazione di tre giorni a tre impasti in tre momenti con una farina tipica per i panettoni. Brancato usa in tutti i suoi locali Petra ed è anche per questo che Petra lo ha segnalato tra i suoi fedelissimi e interessanti professionisti. Brancato produce oltre alla Colomba anche panettone, pizza in pala, focaccia e tanti piccoli pezzi di rosticceria. Suo padre Antonio Brancato è il “Re della parte salata” mentre lui spazia in lungo e in largo nella dolcezza. La sua compagna Giuliana Rossitto si occupa della realizzazione di alcuni tipi di biscotti e qualche torta da forno provvedendo ad una pregevole decorazione.

(Paolo Piccione e Giovanna Bianca)

E si continua con la fase del dessert (di quelli sostanziosi) grazie al Pastry chef Paolo Piccione con la sua pasticceria “Dolcemente Piccante” di Avola (Siracusa) che ha rilanciato i suoi cannoli di ricotta vaccina, anziché della tradizionale ricotta di pecora. Questa è la particolarità delle sue prelibatezze, ma anche le bucce hanno un ingrediente di assoluto rilievo: sono elaborate con Nero d’Avola (del territorio siracusano che è la culla di questo vitigno) per l’esattezza della Cantina “Avola”. Insieme a sua moglie Giovanna Bianca ha progettato questo locale dieci anni fa prima come laboratorio artigianale, poi come attuale caffetteria con posti a sedere. In passato aveva svolto tanta gavetta per un altro decennio come dipendente in una pasticceria. Lui è un Selected Partner Petra da circa tre anni. Per questo dessert gettonato in tutto il mondo, lo chef Piccione impiega farina Petra ideale per Dolci Fritti e per una consistenza friabile. È conosciuto anche per il suo dessert “Dolcemente Piccante” che è una mousse di cioccolato bianco e cioccolato fondente al peperoncino di Modica, amarene e croccante al pistacchio.

(Antonio Severino)

Lo chef 28enne Antonio Severino, che da circa un anno è stato reclutato nella Pizzeria “Frumento”, il locale pluripremiato di Acireale (Catania) dell’imprenditore Emanuele Serpa, ha fatto conoscere una icona del proprio locale attivo da sette anni: la “Pizza del Piennolo”. Il protagonista qui è il pomodoro che viene coltivato alle pendici del vulcano. Questa attività sin dagli esordi ha inteso trasformarsi in un punto cardine del comprensorio. L’idea di base è sfoderare un tipo di pizza a ruota di carro con una Farina Petra ovviamente adeguata a questa alternativa di disco bianco. L’impresa “Frumento” si è ingrandita con un altro sito pizzeria da ormai quasi un anno a Catania (a maggio prossimo il primo anniversario) mentre di nuova apertura per la prossima estate ben due esercizi: uno sicuramente con brand “Frumento” a Modica ed un altro a Santa Maria La Scala con modalità anche ristorante, collegato a “Frumento” che realizzerà fritture di pesce, crudi di mare e pizza fritta.

(Fausto Costanza)

Fausto Costanza di “Ristorante Pizzeria Costanza – Passione d’autore” a Canicattì (Agrigento) utilizza Petra da quattro anni e mezzo. Il locale che è nato con il padre di Fausto in versione caffetteria nel 1983 si è convertito 8 anni fa a ristorante-pizzeria. Lo chef Costanza ha mostrato la sua bravura con la pizza tonda denominata “Girasole” che è inserita nel suo menù. Gli ingredienti sono base bianca, crema di Datterino giallo e per finire gocce di crema di ortica. L’impasto è formulato con farina 5037 Petra detta Unica e di tipo 1 HP. Lo chef ha vinto l’Arciboldo d’oro a Napoli a maggio dell’anno scorso, poi il trofeo come Chef Stellato unico in Sicilia e premio “5 Stelle d’Oro per la Cucina” da parte dell’Associazione Italiana Cuochi. Altre squisitezze che vale la pena approfondire sono la pizza “Costanza” con base bianca con le zucchine a julienne fresche, prosciutto cotto, stracciatella di bufala e scaglie con mandorla e l’Arciboldo Crema di pistacchio di Bronte e mozzarella, all’uscita Datterino rosso semi dry, ancora stracciatella di bufala e tarallo sbriciolato.