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La degustazione

Marina Cvetic e Miriam Lee, le “Masciarelli” ambasciatrici dell’Abruzzo

17 Aprile 2023
Marina Cvetic e Miriam Lee Masciarelli Marina Cvetic e Miriam Lee Masciarelli

“Serio, lungo, lo sguardo di Marina Cvetic potrebbe sembrare solo quello di un manager di ferro. Basta un attimo, lo si incrocia e addolcisce in un sorriso cordiale” è l’incipit dell’intervista a Marina Cvetic che Giorgio D’Orazio pubblicò sul quotidiano Il Centro il 21 maggio 2017 per raccontare il suo impegno nel portare avanti l’azienda fondata nel 1981 dal marito Gianni Masciarelli, uno dei vignaioli che aveva contribuito a fare grande il vino italiano. Ancora oggi lo sguardo di Marina è lo stesso di quello descritto dal giornalista abruzzese e, adesso, ulteriormente addolcito dall’incontenibile simpatia della figlia Miriam Lee Masciarelli che l’affianca nella gestione della Masciarelli Tenute Agricole a cui fanno capo 300 ettari di vigna e conta 7 linee di prodotto per un totale di 22 etichette e una produzione annua di 2,5 milioni di bottiglie che sono presenti nei migliori locali di 58 Paesi.

Un binomio di ferro quello delle due Emme di Casa Masciarelli che sono una vera fucina di idee che fanno molto bene sicuramente all’azienda creato dall’indimenticabile Gianni,  ma anche, all’enologia abruzzese in genere. Come quella di avere vigne in tutte e quattro le province della regione, che permettono di produrre vini legati al proprio territorio di origine e che abbiamo avuto modo di degustare a Milano – dove, a breve, sarà operativa una filiale dell’azienda – e in due occasioni diverse: a 28 Posti per la presentazione del “vino che fa del bene” (leggi questo articolo) cioè l’annata 2022 del Pecorino doc Castello di Semivicoli che contribuisce a sostenere l’Associazione nazionale genitori soggetti autistici Abruzzo onlus e presso il ristorante “Pellico3” del Park Hyatt Hotel, per la presentazione del Montepulciano d’Abruzzo doc riserva Villa Gemma 2018 che è il vino di punta dell’azienda. In questa occasione a fare compagnia al grande festeggiato, da qualche giorno presente nell’horeca, due suoi antenati – 2015 e 1999 – e la Botte di Gianni Trebbiano d’Abruzzo doc riserva 2017 ma, anche quattro vini in rappresentanza delle quattro provincie, che sono stati abbinati ai piatti studiati da Guido Paternollo, nuovo executive chef del lussuoso albergo che si affaccia in Galleria.

Questi vini, insieme a Iskra Malvasia d’Abruzzo doc 2020, Colline Pescaresi igt Syrah 2017, Colline Teatine igt Chardonnay 2021, Terre Aquilane igt Cabernet Sauvignon 2017 della linea Marina Cvetic nonché Castello di Semivicoli Trebbiano d’Abruzzo doc 2019 e Villa Gemma Abruzzo bianco doc 2022, si possono degustare in occasione della Milano Design Week che dal 17 al 23 aprile anima la città con una tale quantità di eventi che registra il tutto esaurito negli alberghi di Milano e dintorni. Masciarelli, infatti, è partner del più antico distretto del Fuori Salone, quello delle 5Vie che è un po’ all’ombra della Madonnina, dove nei locali della Siam1838 (Scuola d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri) in via Santa Marta 18 e nella Fabbrica del Vapore, dove debutta il nuovo Design District del Monumentale, è possibile degustare l’eccellenza enologica dell’Abruzzo, segnala Lorenza Mammarella, responsabile della comunicazione e, potremmo dire portavoce di Marina e Miriam.

Masciarelli Tenute Agricole
Via Gamberale, 1
San Martino sulla Marrucina (Chieti)
T. 0871 85330
www.masciarelli.it
info@masciarelli.it

 

I vini degustati

VILLA GEMMA Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2018.
Il vino icona dell’azienda, ottenuto da uve Montepulciano provenienti dalle prime vigne di Gianni Masciarelli, quelle di San Martino sulla Marruccina, a 400 metri sul livello del mare. Di colore rosso rubino intenso, al naso evidenzia un bouquet ricco tra profumi di frutta rossa matura, more, prugna, confettura di frutti di bosco, aromi di erbe aromatiche nonché sentori di cioccolato fondente. Potente e strutturato, ha una trama tannica importante, ben integrata con un frutto denso e ricco. Il finale è armonioso e molto persistente. Notevoli le capacità di invecchiamento.

CASTELLO DI SEMIVICOLI Trebbiano d’Abruzzo doc Superiore 2019
Uve trebbiano provenienti da due vigneti di Casacanditella, in provincia di Chieti, di cui uno di oltre 40 anni e l’altro un guyot piantato da Gianni Masciarelli a fine anni ’90. E’ un vino caratterizzato da una beva ricca e avvolgente e dal suo lungo potenziale di invecchiamento. Dominano gli aromi di frutta a pasta bianca, floreali e sentori minerali di iodo. Il corpo è pieno, sostenuto da una buona acidità, grande mineralità e finale lungo. Abbinamento ideale piatti di pesce.

GIANNI MASCIARELLI Cerasuolo d’Abruzzo doc 2022
Le uve Montepulciano provengono dal vigneto Cocciapazza di Loreto Aprutino, in provincia di Pescara. E’ un cerasuolo caratterizzato da un colore rosso ciliegia brillante e da profumi intensi. Fermentato e affinato in vasche d’acciaio, diventa vino energico e fruttato con essenze di fragola e tulipani. In bocca è rotondo e pieno, con una bella acidità e ottima freschezza. Vino emblematico della tradizione abruzzese, si sta imponendo in contesti sempre più ampi, con abbinamenti che comprendono pizza, piatti di carne, fritture di pesce, pasta e verdure.

ISKRA Montepulciano d’Abruzzo doc Riserva 2017
ISKRA è un termine comune a tutte le lingue slave (Marina è arrivata in Abruzzo dalla Croazia) che significa “scintilla”, è il nome scelto per questo Montepulciano d’Abruzzo capace di sedurre già al primo calice. Proveniente da un unico vigneto a Controguerra, in provincia di Teramo, è un vino che con la sua morbidezza vellutata e gli intensi aromi di frutta rossa matura, racconta uno dei terroir più particolari dell’Abruzzo. Affina prima in barrique di rovere francese e poi in bottiglia per un lungo periodo. Denso e corposo, ha note vivaci di more, prugne, mirtilli e frutti di bosco. Abbinamento perfetto per arrosti, stufati o cibi ricchi e speziati.

MARINA CVETIC Merlot Terre Aquilane IGT 2017
A 550 metri sul livello del mare, Ofena si trova in una zona pedemontana sovrastata dal massiccio del Gran Sasso, in provincia dell’Aquila. La forte escursione termica notturna, la particolare composizione del terreno e l’altitudine determinano la produzione di alta qualità di questo gioiello della gamma Masciarelli: fine, elegante e profondo con un corpo vibrante, racconta al naso la gamma aromatica tipica della varietà, dai frutti rossi selvatici alla foglia di pomodoro, alle spezie, alla liquirizia e al cuoio. Dopo la fermentazione in acciaio inox a temperatura controllata, affina in barrique di rovere francese e successivamente in bottiglia.