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L'azienda

Tedeschi, prosegue la zonazione del territorio: il debutto del nuovo Amarone

09 Novembre 2021
VIGNETO_BARILA_-_MATERNIGO VIGNETO_BARILA_-_MATERNIGO

di Marco Sciarrini

Per il debutto della nuova etichetta, la famiglia Tedeschi ha scelto Roma per presentare il nuovo Maternigo Amarone della Valpolicella Docg Riserva 2016.

La famiglia Tedeschi per l’occasione importante è voluta essere presente quasi al completo, mancava solo il papà Lorenzo, con i fratelli e sorelle Antonietta Amministrazione e mercato Italia, Riccardo Enologo ed Export e Sabrina Marketing ed Export. Teatro dell’evento, il ristorante Beef Bazaar in Via Germanico nel quartiere Prati, dove l’ottima cucina ha sposato l’eleganza dei vini Tedeschi. Acquistato nel 2006, il vigneto di Maternigo (“terra della madre”, intesa come casa, poiché in antichità sorgeva una struttura per l’accoglienza di ragazze partorienti) rappresenta la nuova frontiera della famiglia Tedeschi. La proprietà si estende per 84 ettari (di cui oggi 33 messi a vite), situati tra i comuni di Tregnago e di Mezzane di Sotto, nella zona Doc. Il nuovo vigneto ha diverse esposizioni e un’altitudine compresa tra i 300 e i 500 metri sopra il livello del mare, con terreno in parte calcareo marnoso grigio e rosa sia su marne bianche e rosa del Cretacico. I vitigni messi a dimora sono Corvina, Corvinone e Rondinella.

(Vigneto Barila)

L’Amarone Maternigo nasce dal vigneto Barila di 4 ettari, situato a 310 metri d’altezza con esposizione sud est, così come l’Amarone Monte Olmi. Fu papà Lorenzo nel 1964 Lorenzo, grazie a intuito e lungimiranza, ad iniziare la vinificazione separata, diventando un riferimento per tutti i produttori. Infatti già dal 2010 la famiglia Tedeschi ha avviato un lavoro di zonazione e di caratterizzazione dei vigneti della tenuta di Maternigo e della zona Classica. La ricerca condotta ha evidenziato che, a parità di composizione del terreno, la vite non si comporta sempre nella medesima maniera e, proprio per questo motivo, Riccardo Tedeschi ha deciso di portare avanti anche un meticoloso lavoro di caratterizzazione che ha permesso di analizzare minuziosamente il terreno e misurare il modo in cui la pianta si esprime da un punto di vista vegetativo. Questo ulteriore passo in avanti nella ricerca condotta dalla famiglia Tedeschi ha permesso di conoscere ancora più a fondo ogni singola vite, consentendo così di portare avanti interventi mirati per migliorarne lo sviluppo e, di conseguenza, di migliorare la qualità dei vini prodotti. La caratterizzazione aromatica dei suoli è un altro tassello della ricerca scientifica condotta dalla famiglia Tedeschi, un altro chiaro segnale della passione che l’azienda mette nel cercare di migliorarsi sempre. Nel 2017, grazie alla convenzione tra l’azienda e il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona, è iniziato uno studio dei caratteri aromatici delle uve e dei vini da singoli vigneti e dei principali fattori coinvolti nella loro espressione, con particolare riferimento alla produzione di vini Amarone. La ricerca vuole fare luce sulla natura dei profumi che si sentono “nel bicchiere”, dovuti alla presenza di particolari molecole che presentano sfumature olfattive differenti in base ad area, vitigno, trattamento delle uve. Dai risultati sinora ottenuti si evince che i composti volatili che danno vita ad aromi fruttati, sono tra i marcatori principali della diversità tra i vigneti. Il lavoro di zonazione e di caratterizzazione ha permesso di preparare una carta dei suoli: Maternigo ha evidenziato l’esistenza di 7 diverse aree con caratteristiche pedologiche proprie per giacitura, terreno, sostanza organica e capacità di drenaggio.

(La presentazione)

Oggi l’azienda è certificata secondo gli standard Biodiversity Friend ed Equalitas. Tra le tante iniziative prese per la sostenibilità l’Azienda ha deciso di sostituire le bottiglie destinate all’Amarone, così come per i due cru della Valpolicella, Fabriseria e Maternigo, con bottiglie più leggere rispetto al passato, riducendo in tal modo l’impatto delle emissioni in fase di produzione del vetro e in fase di spedizione del prodotto finito. “Per le imprese che operano nel settore alimentare come la nostra, questa presa di coscienza si identifica con la capacità di fornire prodotti che coniugano sicurezza alimentare con costanza di fornitura, rispetto dell’ambiente, di prezzo adeguato e in grado di generare valore aggiunto per il cliente nel rispetto delle regole del mercato e della normativa settoriale”, dicon i fratelli Tedeschi. “L’attento e meticoloso lavoro aziendale deve andare a risaltare le caratteristiche del vigneto – dice Riccardo Tedeschi – Ed è così che abbiamo operato e operiamo da sempre: questo nuovo traguardo è quindi la somma del lavoro, della ricerca e della passione di tutti noi, un simbolo di continuità familiare. Abbiamo portato avanti, insieme ad Antonietta e Sabrina, il sogno e lo stile di nostro padre con la creazione di un vino distintivo: l’Amarone Maternigo dove il marchio Tedeschi è riconoscibile e inconfondibile, un prodotto capace di sorprendere per la sua unicità e di migliorare con il tempo”.

Maternigo Amarone della Valpolicella Docg Riserva 2016

40% Corvina, 40% Corvinone, 20% Rondinella. L’etichetta è un omaggio alla storia e alle tradizioni del territorio rappresentando, in forma simbolica, le quattro strade che portano all’antica proprietà. Il vigneto ha 12 anni e il suolo è calcareo marnoso, di colore grigio-rosato, dotato di abbondante scheletro anche in superficie e caratterizzato da un’ottima capacità drenante. Le uve fanno un appassimento in fruttaio per circa 100 giorni, con il controllo dell’umidità dell’ambiente. Pigiatura soffice Fermentazione alcolica e macerazione di 40 giorni di fermentazione a temperatura controllata, seguita da ulteriori 90 giorni di macerazione. Affinamento in botti di rovere di Slavonia per 48 mesi. Assemblaggio Imbottigliamento e affinamento in bottiglia, 12 mesi. Colore, rosso rubino intenso, al naso grande ventaglio olfattivo dove le note speziate balsamiche ed anche fruttate si alternano all’olfatto con sensazione di torrefazione tabacco, cannella e di chiodi di garofano, e freschezza di eucalipto, la parte fruttata rossa amarena, ribes, lampone e prugna. Al palato struttura elegante, ha già raggiunto un buon equilibrio, trama tannica è vellutata, con una freschezza inaspettata dove le note olfattive ritornano con un finale sapido lungo e persistente. Si intravede già una grande predisposizione all’invecchiamento.