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Scenari

Assovini Sicilia, i possibili nomi del dopo-Planeta

09 Aprile 2011
candidati candidati


Da sinistra Francesco Ferreri, Francesco Cucurullo,
Antonio Rallo e Alberto Tasca d’Almerita

E’ solo questione di giorni. Finito il Vinitaly il mondo del vino siciliano sarà chiamato a dare il via alle trattative per scegliere il nome del dopo Planeta, ovvero il nuovo presidente di Assovini.


Rumors da Vinitaly, certo, ma anche qualche importante suggerimento. Anche se di candidature ufficiali non ce ne sono. Quel che è certo, intanto, è la indisponibilità di Diego Planeta a continuare a guidare Assovini. Uno degli uomini che più di ogni altro ha cambiato il modo di intendere l’enologia siciliana, sembra voglia tornare a dedicarsi a Settesoli, la cantina sociale di Menfi che proprio in questi mesi è coinvolta in un importante progetto di restyling sul piano della comunicazione.
E anche gli altri past president, Giacomo Rallo e Lucio Tasca d’Almerita, credono che sia giunto il momento di un cambio generazionale. Proprio sul passaggio del testimone ai “quarantenni” del vino siciliano sembra concentrarsi l’attenzione. Nel consiglio d’amministrazione di Assovini, allo stato, sono quattro i papabili: Francesco Cucurullo, Francesco Ferreri dell’Anguilla, Antonio Rallo, Alberto Tasca d’Almerita. Tutti fanno sapere di non essere interessati alla presidenza, pertanto tutti restano in gioco. Lo stesso vale per Ferreri che in più ha un altro ruolo importante, quello di presidente del Consorzio di tutela del Cerasuolo di Vittoria, con il quale ha portato avanti importanti progetti per la promozione dell’unica Docg siciliana. Un impegno molto apprezzato nell’ambiente, inoltre le quotazioni di Ferreri hanno subito una importante accelerazione in occasione dell’ultima edizione di Sicilia en Primeur: come noto quest’anno Banca Nuova, storico main sponsor, della manifestazione ha fatto mancare il proprio appoggio e Ferreri, grazie anche all’influenza del nome di Diego Planeta, è riuscito in breve a salvare il salvabile chiedendo e ottenendo l’importante supporto della Banca Popolare di Ragusa.
Il resto delle quotazioni sono divise fra gli altri tre consiglieri giovani, con Tasca e Rallo che potrebbero avere qualche chance in più per via del loro cognome “pesante”, e non è poco. In ogni caso Cucurullo, Rallo e Tasca hanno molti impegni in azienda. Cucurullo avrebbe anche fatto sapere di non voler più far parte del consiglio; Rallo si sta concentrando sul fronte del mercato estero di Donnafugata; Tasca d’Almerita avrebbe detto di non essere interessato e soprattutto vorrebbe rivolgere molta attenzione a Salina dove c’è in previsione un piano di rilancio dei vini prodotti nell’isola e del resort Capofaro.
Circola anche il nome di Giuseppe Benanti, produttore etneo, un nome che però potrebbe trovare difficoltà ad unire tutte le anime di Assovini. Tuttavia il cavaliere ha fatto sapere di non essere interessato.
Intanto i bene informati parlano del tentativo di scalata anche di altri, esterni al Cda di Assovini, che già neiprimi giorni di Vinitaly ha cercato adesioni e consensi fra i colleghi del padiglione Sicilia. Bocche cucite sui nomi, naturalmente. Ma fra gli stand non sembra che l’argomento sia estraneo ai dialoghi fra i produttori.
Alla ricerca di un ruolo sarebbe anche Giuseppe Longo, attuale responsabile dell’area sviluppo dell’Associazione, che ambisce a diventare direttore. Una soluzione non lontana dal verificarsi: Longo ha lavorato bene e il suo impegno è stato molto apprezzato dai presidenti che si sono succeduti.
Altro ruolo chiave è quello dell’amministratore delegato. Elio Marzullo, anche se non lo ha ancora dichiarato pubblicamente (come ha invece fatto Planeta), non vuol continuare l’esperienza maturata negli ultimi anni. Ma qualcuno è invece convinto che sarebbe pronto a tornare sui propri passi.

Fabrizio Carrera
Marco Volpe