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Scenari

Birra, aumentano la produzione e l’export, me le accise rallentano il comparto

30 Luglio 2015
Calici di birra Calici di birra

Nell’ultimo anno, nonostante la crisi e un contesto fiscale non favorevole, la birra ha visto salire la produzione del 2% rispetto all’anno precedente, trainata anche dalla buona performance dell’export (+3,5%).

Eppure i consumi rimangono “piatti”, e si spostano sempre più in casa e verso prodotti più economici. A causa degli alti livelli di tassazione si è assistito ad un sostanziale stop anche dall’occupazione, che si ferma a 136 mila unità e ha visto esaurirsi la forte spinta data dai micro birrifici negli anni passati. Eppure il 44% delle aziende del settore sarebbero disposte a investire in nuove assunzioni se le accise tornassero ai livelli pre-aumenti.

Il 2014 è stato un anno di luci ed ombre per il mercato della birra: da un lato, il consumo si è attestato su livelli sostanzialmente piatti, confermando il trend degli ultimi 10 anni, questo nonostante una produzione birraria in crescita del +2% rispetto al 2013 (per un totale di 13.521.000 ettolitri prodotti). È andata bene per l’export, tornato a crescere del +3,5% (per un totale di 1.995.000 ettolitri esportati), grazie anche all’importante ruolo del mercato dell’Unione europea che ha assorbito 1,67 milioni di ettolitri (pari al 76,2% del totale). Dall’altro lato, però, le importazioni di birra non hanno registrato scostamenti significativi rispetto ai due anni precedenti, attestandosi sull’elevato valore di 6.203.000 ettolitri (-0,2% rispetto al 2013 e +0,8% sul 2012).

C.d.G.