Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

In Emilia-Romagna un bando da oltre 13 milioni per reimpiantare i vigneti

22 Aprile 2024
Vigneto in Emilia-Romagna Vigneto in Emilia-Romagna

Fondi da oltre 13 milioni di euro indirizzati ai viticoltori dell’Emilia-Romagna che vogliano estirpare o reimpiantare i vigneti messi a disposizione da un bando regionale. È rivolto alle imprese agricole emiliano-romagnole per la ristrutturazione e la riconversione di vigneti per la campagna 2024/25, adatti alla produzione di vini Doc e Igp, valorizzando così i vini di qualità legati al territorio.

La misura, che rientra nel Piano strategico nazionale della Pac 2023-2027, ha tra gli obiettivi quello di rafforzare l’identità delle produzioni e fare un altro passo avanti nell’operazione di rinnovo e modernizzazione dei vigneti, oltre a incentivare il ricorso alla meccanizzazione delle coltivazioni abbassando i costi di produzione delle aziende, spesso di piccole dimensioni, e aumentare la competitività sui mercati.

Le richieste di contributo per la riconversione dei vigneti possono essere presentate, attraverso il sistema informativo Siag messo a disposizione da Agrea, fino alle ore 13 del 14 giugno 2024.

Gli imprenditori agricoli singoli o associati, i conduttori di superfici vitate o chi possiede un’autorizzazione al reimpianto possono accedere al bando e fare richiesta di finanziamenti che mirano a dare risposte alle diverse realtà produttive del territorio, dalla collina alla pianura.

Sono previsti diversi tipi di interventi come la riconversione varietale (cioè, il reimpianto di una diversa varietà di vite di maggior pregio enologico o commerciale); la ristrutturazione dei vigneti (intesa come la ricollocazione del vigneto in una posizione più favorevole o il reimpianto con modifiche al tipo di allevamento o sesto di impianto); il reimpianto di vigneti a seguito di estirpazione obbligatoria per ragioni fitosanitarie.

Tutti gli interventi per i quali è richiesto il contributo possono iniziare solo dopo la presentazione della domanda di sostegno. I lavori dovranno essere terminati entro il 10 giugno 2025 oppure il 10 giugno 2026 se richiedono l’anticipo dietro presentazione di una garanzia fidejussoria.