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Scenari

Giorgia Meloni: “Ragioniamo per un liceo del Made in Italy”

03 Aprile 2023
Giorgia Meloni Giorgia Meloni

Sette minuti. Tanto è durata la presenza della premier Giorgia Meloni al Vinitaly 2023. Che premia gli studenti degli istituti agrari per il settimo concorso enologico nazionale del Crea e di Renisa. E lo fa in perfetta tabella di marcia programmata. Anzi con qualche minuto di anticipo. La premier è accolta dai ministri Francesco Lollobrigida, Daniela Santanché, Orazio Schillaci e Adolfo Urso (rigoroso ordine alfabetico) che le cedono l’intero palco. Al suo ingresso, tutta la platea si alza in piedi. La Meloni è di poche, anzi pochissime parole. Elogia gli studenti degli istituti tecnici, perché “se l’agroalimentare italiano funziona è grazie al giusto mix tra tradizione e innovazione. E questa innovazione possono darla solo i giovani”. La premier parla di investimenti già fatti e programmati: “C’è la decontribuzione per chi assume gli under 36 nel mondo dell’agroalimentare; per chi apre nuove imprese agricole e nella Pac, la politica agricola comune, c’è un capitolo specifico per i giovani”.

Sul palco salgono i ragazzi dell’istituto agrario Emilio Sereni di Roma che hanno realizzato il miglior vino secondo una commissione di esperti. Con loro la dirigente scolastica, Patrizia Marini. “Gli istituti agrari hanno uno sbocco lavorativo maggiore rispetto ad altri indirizzi di studio – dice la premier – Per come la vedo io, questo è il vero liceo. Non c’è nulla, parlo a livello scolastico, di più profondamente legato alla nostra cultura. Lavoreremo per creare un liceo del “Made in Italy”, dove si possa davvero studiare la nostra cultura e identità”. Poi una battuta: “L’Italia è il primo paese al mondo per produzione di vino e il secondo come consumi. Beh, io faccio la mia parte”.