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Scenari

In volata il consumo bio, l’ultimo rapporto Sinab-Ismea

29 Luglio 2014
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Pasti sempre più bio.

Lo dice l'ultimo rapporto “Bio in cifre 2014” elaborato dal Sinab – Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica e da Ismea, e presentato in anteprima al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Lo studio mostra una crescita dei consumi del 17,3%. Trend positivo registrato nei primi cinque mesi dell'anno corrente. Un aumento record considerato il periodo che va dal 2002 ad oggi. 

Le uova risultano essere il prodotto bio più acquistato, con un’incidenza del 9,5% sulla spesa totale.
Gli operatori del settore biologico, al 31 dicembre 2013, risultano essere 52.383, con un aumento complessivo del 5,4% rispetto al 2012.

In numeri: i produttori esclusivi sono 41.513. Oltre sei mila i preparatori esclusivi (comprese le aziende che effettuano attività di vendita al dettaglio); 4.456 coloro che effettuano sia attività di produzione che di preparazione; 260 gli operatori che effettuano attività di importazione. Come riporta l'indagine, è in aumento rispetto al 2012 anche la superficie coltivata secondo il metodo biologico, che al 31 dicembre 2013 risulta pari a 1.317.177 ettari (circa il 10% del totale della superficie coltivata nazionale) con un aumento complessivo annuale del 12,8%.

I principali orientamenti produttivi sono i pascoli, il foraggio e i cereali. Segue, in ordine di estensione, la superficie investita ad olivicoltura.

Per le produzioni animali, distinte sulla base delle principali specie allevate, i dati evidenziano rispetto allo scorso anno un aumento consistente, in particolare per gli equini (+38,7% del numero di capi, che tuttavia registrano in termini assoluti valori naturalmente contenuti) e per la categoria “altri animali” (+31,4% del numero di capi), nella quale rientrano ad esempio i conigli.

“Siamo leader in Europa nel settore bio – ha commentato il Ministro Martina – e il trend positivo di crescita del comparto sotto il profilo produttivo e dei consumi ne è la conferma. Parliamo di un settore che vale 3 miliardi di euro nel nostro Paese e che riguarda oltre il 10% della superficie agricola nazionale. Durante il semestre italiano di Presidenza dell’Ue lavoreremo sulla riforma della normativa europea sul biologico, sulla quale già nel primo Consiglio dei Ministri dell’agricoltura a Bruxelles si è aperto un positivo dibattito”.
 

Alessia Davì