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Scenari

La prima scuola del gusto sui Nebrodi, ci scommette Galati Mamertino

28 Luglio 2014
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I ristoratori, insieme agli cheg galatesi, ai produttori locali e insieme a Slow Food Sicilia avvieranno la prima scuola del gusto nebrodense.

 Una sfida per accendere i riflettori sulle risorse di un territorio tra i più ricchi dal punto di vista agroalimentare, oltre che naturalistico. L'idea lanciata nel corso del convegno di apertura del Festival del giornalismo enogastronomico che si è tenuto nel piccolo comune dei Nebrodi, nel Messinese, a Villa Allegra, il palazzo settecentesco che svetta nel centro storico di Galati. 

Il Festival si è aperto con l'intervento di Giacomino Drago, padrone di casa e ambasciatore, insieme con i fratelli, della cultura enogastronomica siciliana negli Stati Uniti perché titolare di ristoranti a Los Angeles. Chiaro il messaggio che emerge dalle sue parole: “Non fermiamoci, abbiamo tutte le potenzialità per dare vita ad una produzione in grado di valorizzare fortemente il nostro territorio”.  La scuola sarà  un modo per trasmettere alle nuove generazioni le competenze che questo territorio ha raggiunto negli anni, mettendo a frutto un’antica tradizione legata all’enogastronomia e la continua ricerca della qualità.

Il convegno “L’enogastronomia come progetto di filiera per la valorizzazione dell'agroalimentare: verso Expo 2015” è stato anche un modo per capire come l’Expo 2015 possa diventare trampolino di lancio anche per questo territorio. Per Dario Cartabellotta, dirigente del dipartimento regionale Pesca, proprio all’Expo occorrerà “far prevalere la fantasia nell'alimentazione contro ogni standardizzazione. C’è il bisogno di fare un passo avanti trasmettendo il valore della biodiversità”. La necessità di ripartire dalle piccole realtà, di dar vita ad un fondamentale passaggio da «Expo ai territori», creando un'offerta che comprenda “prodotti vetrina e comuni vetrina” è il cuore del progetto presentato da Ornella Laneri presidente di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo. “Fare sistema e vendere il territorio con le sue particolarità, tramite le eccellenze alimentari” è quanto occorre fare per essere competitivi sul mercato secondo Pino Gullo di Legacoop e Rosario  Gugliotta, presidente di Slow Food Sicilia. “La tutela dell'ambiente come volano per uno sviluppo che non mummifichi il territorio, volto non alla conservazione, ma al sostegno”, è quanto auspica Giuseppe Antoci, presidente dell'Ente Parco dei Nebrodi.  “Ripartire dalla ruralità come opportunità e anima dello sviluppo”: questa la ricetta di Francesco Calanna, presidente del Gal Nebrodi Plus.