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Vino e dintorni

Il vino italiano eccelle al concorso mondiale di Bruxelles, vinte 15 gran medaglie d’oro: “Non solo bevanda ma linguaggio universale”

27 Giugno 2025
I giudici italiani al concorso mondiale del vino di Bruxelles I giudici italiani al concorso mondiale del vino di Bruxelles

Si è da poco conclusa la 32ª edizione del Concours Mondial de Bruxelles che si è svolto a Yinchuan, la capitale del Ningxia, in Cina, città, situata ai piedi dei Monti Helan, e riconosciuta come il cuore della viticoltura cinese. La tre giorni cinese ha visto 375 esperti degustatori di 56 nazionalità diverse che hanno degustato alla cieca 7165 vini di 69 Paesi diversi.

L’Italia, spicca con le sue 15 Gran Medaglie d’Oro, uno dei riconoscimenti più ambiziosi dell’intero concorso, classificandosi anche tra i Paesi con il maggior numero di Gran Medaglie d’Oro.

Un risultato notevole, visto che meno dell’1% degli oltre 7.150 vini degustati ha ricevuto questo prestigioso riconoscimento. Il medagliere dell’Italia ha visto guadagnare 352 medaglie di cui: 15 Grand Gold, 132 Gold, 204 Silver. In testa alla classifica:

Toscana con 77 medaglie di cui 4 Grand Gold, 35 Gold e 38 Silver;
Puglia con 48 medaglie di cui 1 Grand Gold, 27 Gold e 20 Silver;
Sicilia con 43 medaglie di cui 5 Grand Gold, 17 Gold e 21 Silver;
Veneto con 27 medaglie di cui 2 Grand Gold, 12 Gold e 13 Silver;
Piemonte con 27 medaglie di cui 5 Gold e 22 Silver;

seguono, Sardegna medaglie 20, Abruzzo 20 medaglie, Lazio 14, Calabria 11, Campania 10, Trentino Alto Adige 10, Friuli 8, Lombardia 8, Emilia Romagna 6, Marche 6, Umbria 5, Basilicata 2, Liguria 2, Molise 1, 4 vini d’Italia, 2 Alcohol Free.

Queste ultime medaglie rappresentano come il Concours Mondial de Bruxelles sia attento a tutte le novità che si muovono in campo vitivinicolo a livello Internazionale. Vino rivelazione per l’Italia l’Amarone Classico Cima Caponiera Riserva 2018 della Società Agricola Cà Rugate del Veneto. 2 le Rivelazioni Internazionali CMB 2025, nella categoria Vini Rossi, il titolo di miglior vino del concorso è andato allo spagnolo Les Sorts Vinyes Velles 2020, per i Vini Bianchi, la Rivelazione Internazionale arriva dall’Ungheria con il Kancellár SomlAI Cuvée 2021, della tenuta Kancellár Birtok nella regione vulcanica di Somló.

La regione Ningxia, considerata come una delle più promettenti della Cina, grazie alla sua posizione tra i 37° e i 39° di latitudine nord, riparata a ovest dai monti Helan e irrigata a est dal Fiume Giallo, offre condizioni ideali per la viticoltura.

Il Presidente del concorso, Baudouin Havaux, ha elogiato l’impressionante evoluzione della regione, definendola “un riferimento internazionale in appena un decennio, spesso definita la Bordeaux della Cina, ospitare qui il concorso è un omaggio alla vitalità del vino cinese, alla qualità delle sue etichette e alla visione di una regione che ha saputo coniugare terroir, innovazione e ambizione”.

Zhao Xuhui, Membro del Comitato Permanente del Partito della Regione Autonoma Hui del Ningxia e Segretario del Comitato Municipale del Partito di Yinchuan ha affermato: “Il vino non è solo una bevanda, ma anche un linguaggio universale e un ambasciatore della civiltà. Esprime la tenacia dei coltivatori, la saggezza dei vinificatori e il profondo affetto dei degustatori. Come recita uno degli scopi principali del CMB: “Che ogni bottiglia di vino sia un messaggero del mondo”.

“Invito sinceramente gli amici di tutto il mondo a venire a Yinchuan, a passeggiare tra le decine di migliaia di mu di vigneti ai piedi dei monti Helan, a sollevare il calice e ascoltare le storie millenarie di questa regione simile al sud al di là della Grande Muraglia, e a lasciare che i campanelli dei cammelli sulla Via della Seta e l’aroma del vino della civiltà moderna si intreccino in una nuova poesia”.

Con i suoi 18 mila ettari di vigneti, 72 châteaux, 75 milioni di bottiglie prodotte ogni anno e un valore complessivo di quasi 4 miliardi di euro, Ningxia è diventato un occhiello per il vino cinese. Da regione a vocazione mineraria, con l’estrazione del carbone e dalle culture antiche, è stata trasformata con vigneti che hanno portato la regione sulla mappa mondiale del vino.

La maggior parte delle varietà d’uva del Ningxia è di origine eurasiatica. Alcune sono state introdotte dallo Shandong nel 1983 dal Ningxia Agricultural Group, mentre altre sono arrivate dalla Francia nel 2013 e 2014 tramite il Ningxia Wine Industry Development Bureau ha ottenuto numerosi risultati eccezionali. In particolare, la superficie coltivata a uva da vino a Yinchuan ha raggiunto i 273.000 mu (circa 18.200 ettari).

La produzione annua di vino ha raggiunto i 75 milioni di bottiglie, esportate in oltre 40 paesi e regioni. Il valore complessivo della produzione del settore ha raggiunto i 36 miliardi di yuan (RMB), con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Attualmente, il Ningxia ha creato la più grande area di produzione contigua di uva da vino in Cina.

Le principali varietà di uva che caratterizzano il vigneto del Ningxia sono: Marselan, Cabernet Sauvignon, Cabernet Gernischt, Cabernet Gernischt, Syrah, Pinot Nero, Chardonnay, Riesling, Petit Manseng. Il clima secco e soleggiato del Ningxia limita il rischio di malattie, riducendo così la necessità di pesticidi. Durante lo svolgimento del concorso è stata svelata la nuova tappa, per la sessione vini bianchi e rossi, che si svolgerà a Erevan, in Armenia, dal 21 al 23 maggio 2026, evento che rappresenta un momento storico per l’Armenia, che per la prima volta ospiterà il Concours Mondial de Bruxelles.

Durante la tradizionale cerimonia di passaggio del testimone, alla presenza delle delegazioni armene e della città di Yinchuan, il presidente del Concours Mondial de Bruxelles, Baudouin Havaux, ha espresso il suo entusiasmo nel portare il prestigioso concorso in Armenia, “l’Armenia, con la sua tradizione vinicola millenaria, offre un’esperienza unica e autentica ai nostri giudici e ospiti internazionali. Il suo legame con il vino è profondo e radicato. Siamo entusiasti di far conoscere al mondo la sua ricca storia, le sue vivaci varietà autoctone e un settore vitivinicolo moderno e dinamico.”

Zaruhi Muradyan, direttrice esecutiva della Vine and Wine Foundation of Armenia, ha sottolineato l’importanza di questo traguardo per il comparto vinicolo del Paese, “ospitare la Sessione Vini Rossi e Bianchi del Concours Mondial de Bruxelles non è soltanto un grande onore per l’Armenia, ma anche un’occasione strategica di straordinaria rilevanza. In un momento in cui il nostro Paese vive una vera e propria rinascita enologica, questa opportunità ci consente di mostrare al mondo la ricchezza della nostra tradizione millenaria, la peculiarità dei nostri terroir e l’unicità delle nostre uve autoctone. È un passo decisivo per affermare il posto dell’Armenia non solo come terra naturalmente vocata al vino, ma anche come protagonista dinamica e innovativa sulla scena enologica internazionale”.

Tutti i risultati possono essere consultati al seguente link: https://resultats.concoursmondial.com/fr/resultats/2025