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Vino e dintorni

Rheingau, Rheinhessen e Pfalz: la nouvelle vague dei vini tedeschi

21 Giugno 2025
Weingut Kissinger Weingut Kissinger

Rheingau, Rheinhessen e Pfalz sono tre importanti regioni che si stanno mettendo in luce grazie ad alcuni produttori che hanno contribuito a dare una nuova linfa al panorama enologico tedesco.  La loro visione è in perfetta sintonia con la sensibilità contemporanea e con i cambiamenti in atto nel mondo del vino. Al centro di questo rinnovamento c’è senza dubbio il tema della sostenibilità, legato a una nuova concezione di sviluppo ispirata a una viticoltura più rispettosa dell’ambiente e in linea con le politiche europee del Green Deal. Il desiderio di realizzare un’attività in armonia con la natura, è infatti il presupposto di fondo di questa nouvelle vague. Il passaggio generazionale degli ultimi anni, ha portato alla ribalta vigneron giovani e intraprendenti, che hanno deciso di impegnarsi in un profondo processo di rinnovamento delle aziende. Il vivace fermento iniziale, si è oggi trasformato in un vero e proprio movimento con idee chiare e condivise. Una rivoluzione che segna un punto di passaggio e la nascita di una nuova visione, basata sulla ricerca di un rapporto autentico con la terra, su pratiche ispirate ai valori della sostenibilità e biodiversità ambientale, che passano attraverso l’applicazione dei principi dell’agricoltura biodinamica e un bassissimo uso di solfiti, fino alle nuove frontiere dei vitigni PIWI e dei dealcolati. Un modo di guardare al mondo del vino aperto alle sperimentazioni e inclusivo, senza barriere o preconcetti. Non è un caso se da diversi decenni la Germania è anche all’avanguardia nel campo della ricerca e dello sviluppo delle varietà resistenti e se da tempo ha affrontato la sfida dei vini dealcolati, lasciandosi alle spalle le sterili diatribe ideologiche che ancora attraversano il mondo del vino italiano. 

Il Rheingau

La regione del Rheingau segue il corso del fiume Reno, che nei pressi di Wiesbaden è costretto a piegare verso sud-ovest da una catena montuosa, per tornare a scorrere verso nord dopo una trentina di chilometri. In quest’area si estende un vigneto di circa 3.200 ettari, che ospita soprattutto vigne di riesling. Nonostante si tratti di una regione piuttosto piccola, la composizione dei suoli è varia, con presenza di ardesia, quarzo, gesso, sabbia, ghiaia, argilla e loess. Grazie a un orientamento sull’asse est-ovest e a ripide pendenze, i vigneti godono di una soleggiata esposizione prevalentemente rivolta a mezzogiorno. Il clima è inoltre mitigato della presenza del fiume e dalle montagne, che bloccano le correnti d’aria fredda provenienti da nord. Una situazione ottimale, che garantisce una perfetta maturazione delle uve con aromi intensi e ricchi. 

Leitz Weingut è una perfetta interprete delle sfaccettature del territorio del Rheingau. Possiede vigneti in diversi cru e vinifica separatamente le varie parcelle, dando vita a un mosaico di etichette che esaltano le peculiarità di ogni singola zona. Ogni vigna si differenzia per altitudine, esposizione e composizione dei suoli e il riesling si dimostra una perfetta cartina tornasole per mettere in risalto con trasparenza le caratteristiche di ogni cru. Oggi l’azienda è gestita dal giovane Antonius Leitz, che partendo dall’esperienza del padre Johannes, sta sviluppando un sempre più profondo legame con la natura, con l’obiettivo di produrre vini autentici e genuini. L’azienda lavora in armonia con l’ambiente e promuove la biodiversità nei vigneti attraverso metodi di coltivazione che non prevedono l’uso di additivi chimici. La tenuta possiede la certificazione dell’associazione per la sostenibilità Fair’N Green e gestisce il fabbisogno energetico aziendale con un impianto fotovoltaico. Tra le etichette più interessanti spiccano in particolare tre versioni di Riesling. Il Riesling Berg Rottland GG 2022 nasce da un vigneto esposto a sud con una pendenza di oltre il 30%. I terreni sono prevalentemente composti da ardesia grigia di matrice argillosa e di origine marina, molto ricca di minerali. È una zona a maturazione precoce, che dona vini ricchi e intensi, con aromi agrumati che virano verso la frutta tropicale e le spezie. Le vigne del Risling Berg Roseneck GG sono esposte a sud e presentano una vertiginosa pendenza che raggiunge il 50%. Affondano le radici in un suolo composto da affioramenti rocciosi di granito e quarzite, con inclusioni di argille e loess, che donano un vino di vibrante acidità e tensione espressiva, ben bilanciato da un frutto succoso e da morbide sfumature speziate. Infine, il Berg Kaisersteinfels GG 2022 è frutto di uno splendido vigneto terrazzato circondato da boschi e situato in cima a una collina. I suoli sono poveri e pietrosi, costituiti prevalentemente da ardesia rossa, con presenza di quarzite e ardesia nera. Il vino conquista per profondità espressiva, tensione verticale e per un bouquet dal frutto ricco e complesso, connotato da incisive note speziate.  Leitz produce anche eccellenti vini dealcolati. La linea Eins, Zwei, Zero è composta da diverse etichette, tra cui un bianco fermo a base di sauvignon blanc, uno spumante Blanc de Blancs realizzato con riesling e uno spumante Rosé, frutto di un assemblaggio di uve a bacca rossa. L’idea nasce per assecondare la tendenza contemporanea orientata a uno stile di vita attento alla salute e per avvicinare al mondo del vino anche chi preferisce non assumere alcol. Per la produzione di dealcolati, Leitz utilizza vini base di ottimo livello, spesso provenienti da vitigni semi-aromatici, connotati da profumi e aromi intensi. Il processo di distillazione sotto vuoto garantisce un’estrazione estremamente delicata a bassa temperatura, che consente preservare buona parte degli aromi naturali. I vini presentano un sorso fresco e accattivante, con buona acidità, piacevoli aromi fruttati e un’intatta fragranza espressiva.

Rheinhessen

Il Rheinhessen copre una vasta area collinare, che con i suoi 27.499 ettari di vigneti rappresenta la regione vitivinicola più grande della Germania. Grazie a un clima mite e a terreni vocati, la zona è vitata fin dal tempo degli antichi romani e oggi è coltivata per il 74% con uve a bacca bianca, in particolare: riesling, müller thurgau, silvaner, kerner, pinot gris pinot blanc. Tuttavia, gli effetti del cambiamento climatico, hanno favorito anche una migliore maturazione delle uve a bacca rossa, che oggi regalano vini freschi e armoniosi, realizzati soprattutto con pinot noir, dornfelder, e portugieser. 

Weingut Schönhals è una vivace realtà gestita con entusiasmo e passione da Hanneke Schönhals che ha rilevato l’azienda dal padre Eugen, un pioniere del biologico. I 13 ettari di vigneti sono condotti secondo i principi dell’agricoltura biodinamica, con la presenza anche di pecore tra le vigne per regolare la crescita dell’erba nell’interfilare. La vigna è considerata parte di un complesso ecosistema ambientale, in cui deve inserirsi rispettando la biodiversità naturale. L’area ha un’origine geologica marina, che ha portato alla sedimentazione di suoli di matrice calcarea, con successivi depositi di loess. Hanneke riserva una grande attenzione alla vitalità della terra e alla presenza dui humus, che garantisce uno sviluppo sano delle piante. I vini sono realizzati in modo artigianale, seguendo i ritmi della natura, con fermentazioni spontanee e il minimo intervento in cantina, in modo da trasferire in bottiglia l’autenticità del terroir. In linea con una filosofia ispirata alla sostenibilità ambientale e all’innovazione, oltre al riesling, al pinot blanc e al pinot noir, Schönhals coltiva anche diverse varietà PIWI: souvignier gris, sauvignac, cabernet blanc, cabertin e cabernet blanc. I vini sono schietti e diretti, fragranti e succosi, con una beva immediata e scorrevole, che porta in primo piano l’espressione pura del frutto. Particolarmente interessanti il Serk Blanc de Noir 2021, un Metodo Classico dosaggio zero realizzato con pinot noir, il Pinot Blanc 2022, il Cabertin Reserve 2021/22 e l’orangewine Cabernet Blanc 2022.

Weingut Kissinger è una realtà di carattere familiare che coltiva vigneti seguendo i principi dell’agricoltura biodinamica. Il giovane Moritz Kissinger si occupa della gestione della tenuta con la supervisione del padre. Alla base del progetto c’è l’idea di rispettare ogni forma di vita all’interno di un ecosistema sano e armonioso.  Un approccio che porta a semplificare ogni aspetto del lavoro, riducendo l’intervento umano solo al minimo indispensabile. Le vigne si trovano sui dolci versanti di colline affacciate sul Reno e sono caratterizzate dalla presenza di suoli composti da ardesia rossa. Potature rigorose, che favoriscono le basse rese e la concentrazione aromatica, vendemmie a maturazione ottimale dell’uva e il massimo rispetto della materia prima, sono alla base del successo di questa cantina dinamica e innovativa. La linea di vini firmata dal giovane Moritz Kissinger si affianca alle etichette più tradizionali del marchio di famiglia e rappresenta il progetto più innovativo della tenuta. Moritz seleziona personalmente le migliori uve delle varie parcelle e procede poi alla fermentazione spontanea con svolgimento naturale della malolattica. Segue un affinamento sui lieviti per una decina di mesi e un imbottigliamento senza filtratura e con un’aggiunta minima di solfiti. I vini non impressionano per bouquet particolarmente intensi, ma si esprimono soprattutto al palato con un frutto generoso, integro e croccante, accompagnato da una vivace acidità. Interessanti soprattutto il Riesling 2023, il Weißburgunder 2023 e il Sekt 2022, un Metodo Classico frutto di un assemblaggio di chardonnay, pinot blanc e pinot noir.

Pfalz

La regione del Palatinato copre una vasta area che dal fiume Reno si estende verso il confine francese dell’Alsazia. Si tratta della seconda regione tedesca per superficie, con un vigneto di oltre 23.700 ettari. La zona gode di un clima particolarmente mite e soleggiato, molto adatto alla coltivazione sia delle uve a bacca bianca (61%) sia a quelle a bacca rossa (39%), che qui trovano un vero terroir d’elezione. I vitigni più coltivati sono riesling, dornfelder, pinot gris, müller-thurgau, pinot noir, silvaner, gewürztraminer, kerner, portugieser, regent, pinot blanc, chardonnay e sauvignon blanc.

Weingut Odinstal si trova nei pressi di Wachenheim e si distingue all’interno del panorama del Palatinato per l’altitudine dei vigneti e per la sua posizione isolata. Le vigne hanno un’esposizione rivolta a est e sono coltivate a 350 metri sul livello del mare, in un’area circondata da boschi secolari. Il clima è fresco e molto ventilato, con notevoli escursioni termiche tra le temperature del giorno e della notte. La tenuta è gestita secondo i principi della biodinamica, nel massimo rispetto di un ambiente ancora selvaggio e incontaminato. I vini sono limpidi e diretti, in grado di trasmettere con trasparenza le caratteristiche dei vitigni e del terroir. Fermentazioni spontanee, malolattica svolta in modo naturale e un uso bassissimo di solfiti, si traducono in vini freschi, essenziali, lineari e precisi.  Il Sekt Riesling Brut Nature 2021 è il simbolo della ricerca di purezza di Odinstal. Riposa sui lieviti per 30 mesi e viene imbottigliato senza aggiunta di solfiti e senza dosaggio. Il bouquet delicatamente fruttato, con note agrumate e di frutta a polpa bianca, si apre a un sorso cremoso, che si distende teso e verticale verso un finale molto fresco e salino. Eccellente il Riesling Muschelkalk 2022, che nasce in una vigna coltivata su terreni calcarei. Il frutto ricco, succoso ed espressivo, è ben equilibrato da sensazioni gessose e da una vibrante freschezza. Interessante l’Auxerroix 2023 che conquista per delicatezza, armonia e finezza espressiva. Il Weißburgunder Wachenheim GG 2022 fonde la tipica eleganza del pinot blanc con una buona struttura e complessità. Gli aromi di scorza d’agrumi e di frutta a polpa bianca, sono impreziositi da sfumature di erbe officinali e delicate spezie.

Weingut Reinhard è una tenuta di carattere familiare gestita dal giovane Lukas Reinhardt.  I vigneti si estendono su 17 ettari nei pressi di Ruppertsberg e sono coltivati in regine di agricoltura biologica, con grande attenzione ai temi della sostenibilità e biodiversità. Oltre al riesling, sono presenti pinot blanc, pinot gris, pinot noir, chardonnay e sauvignon blanc. Raccolta manuale delle uve, fermentazioni spontanee e rigorose pratiche di cantina, consentono di produrre vini che rispecchiano fedelmente il carattere del terroir. Particolarmente interessanti il Weißburgunder Deidesheim Troken 2022, il Riesling Deidesheim in der Petershôle Troken 2022 e il Riesling Ruppertsberger Reiterpfad Troken 2022, tutte etichette che ben esprimono l’armoniosa e generosa ricchezza di frutto tipica del Pfalz, unita a una limpida freschezza minerale.

Weingut Karl Lingenfelder rappresenta l’interpretazione più vicina al movimento dei cosiddetti vini naturali. Uno stile che estremizza i concetti tesi ad assecondare i processi di trasformazione dell’uva in vino con il minimo intervento umano. Un approccio piuttosto radicale, che va incontro alle richieste di un pubblico di appassionati di questa tipologia. Tra i suoi vini abbiamo apprezzato le versioni di Riesling Troken, particolarmente schiette e dirette. Meno convincenti i vini macerati, che scontano un bouquet poco preciso e definito, oltre a delle acidità un po’ aggressive e non sempre ben integrate al corpo del vino.

Rebschule Freytag e i vitigni resistenti

L’attenzione e la ricerca sulle varietà PIWI si inserisce all’interno di una visione del mondo del vino senza confini e proiettata verso il futuro. I vitigni PIWI sono il frutto di incroci tra specie di Vitis che generano piante resistenti alle malattie funginee e possono consentire di ridurre al minimo o eliminare completamente la necessità di trattamenti in vigna. A partire dagli anni ’90, Valentin Blattner e Volker Freytag hanno cominciato a allevare varietà resistenti per ottenere vini di qualità che possano competere con i vitigni tradizionali. Il lungo lavoro di sperimentazione ha dato i suoi frutti e oggi vitigni come il sauvignac, il cabernet blanc, il cabertin, il satin noir e il pinotin dimostrano che la strada è percorribile. Il vivaio Freytag possiede una vera e propria nurcery per i vitigni PIWI, un campo sperimentale di viti a piede franco coltivate su terreni sabbiosi. Siamo solo agli albori di una nuova viticoltura, più sana e sostenibile, che potrà in futuro affiancarsi a quella esistente con il vantaggio di eliminare i trattamenti. La degustazione dei vini realizzati con le nuove varietà ha messo in luce il buon potenziale dei vitigni PIWI, in particolare sauvignac, cabernet blanc e satin noir.