Wine Enthusiast, il magazine fondato da Adam Strum (Usa) negli anni Ottanta e tra i più autorevoli nel segmento vino, è un riferimento globale per appassionati, collezionisti e professionisti di settore. Ogni anno la redazione pubblica classifiche tematiche, tra queste la “Top 100 Cellar Selections”, una selezione di etichette che meglio rappresenta il concetto di longevità. È una delle liste più attese perché non fotografa solo la qualità immediata, ma delle promesse, ovvero la capacità di un vino di evolversi e migliorare nel tempo.
Redatta dal team editoriale della rivista, tra cui i referenti per l’Italia Jeff Porter e Danielle Callegari, il punto di partenza della classifica è che i vini si stanno trasformando e sono scossi da cambiamenti climatici, mutamenti nei consumi e nuove pressioni di mercato. Il dato più stabile, invece, resta la capacità di affinamento. Per questo Wine Enthusiast premia le etichette che dimostrano solidità di struttura, equilibrio anche in annate difficili e un’evoluzione prevedibilmente virtuosa. Non solo grandi nomi, dunque, ma anche produttori meno noti e territori emergenti. Come precisa la rivista, questi vini “sono progettati per ricompensare la pazienza”, capaci di trasformarsi negli anni e regalare nuove storie.
L’Italia, anche in questa lista 2025 occupa un posto di assoluto rilievo, confermando la propria vocazione naturale per i vini da lungo affinamento. Dalle Alpi alla Sicilia, la geografia del “cellar wine” tricolore è eccezionalmente varia.
A guidare la pattuglia italiana, e l’intera classifica mondiale, è Ferrari 2015 Lunelli Riserva Extra Brut Chardonnay (98 punti), un Trento DOC che ha conquistato il primo posto assoluto: un metodo classico di montagna che combina eleganza, profondità e longevità, con note di zenzero, agrumi e fiori di campo. Poco sotto, al n. 10, un’altra conferma di questa vitalità: il Barone Pizzini 2011 Bagnadore Rosé Riserva (99 punti), dalla Franciacorta, sancisce la piena maturità del metodo classico lombardo, con una tensione minerale e una nobiltà che ricordano i grandi Champagne.
Il fronte dei rossi si apre al nr. 4 della classifica con il Barolo Berri 2021 di Trediberri (97 punti), un Barolo di La Morra di nuova generazione che rilancia il Nebbiolo come architrave dei vini da cantina italiani. Lo segue al nr. 11 il Saffredi 2021 di Fattoria Le Pupille (97 punti), storico taglio bordolese della Maremma Toscana che unisce potenza e compostezza, segnando la continuità della grande scuola toscana.
Non mancano le sorprese tra i bianchi: al dodicesimo posto c’è il Foscarino 2022 di Inama (97 punti), un Soave Classico che ribadisce che il Veneto può produrre bianchi da invecchiamento vibranti; al diciottesimo posto brilla il “Terlaner I Grande Cuvée” 2021 della Cantina Terlano (98 punti), che smentisce ogni pregiudizio sulla fragilità dei bianchi e dimostra come l’altitudine e le forti escursioni possano essere sinonimo di resistenza. In questo quadro spicca al nr. 20 il Gewürztraminer Kastelaz 2022 diElena Walch (95 punti), un vino aromatico di rara precisione, e al nr. 97 Ansitz Waldgries con il “Sàcalis Riserva” Sauvignon Blanc 2021 (93 punti), esempio di finezza alpina che traduce la freschezza in profondità.
Il Piemonte, come sempre, domina il racconto della longevità. Marcarini “La Serra” Barolo 2021 (96 punti, al nr. 22), il “Cerretta” Barolo 2021 di Giovanni Rosso (96 punti, al nr. 78) e Pio Cesare “Il Bricco” Barbaresco 2021 (96 punti, nr. 62) sono variazioni sul tema del Nebbiolo: il tempo come lente attraverso cui la severità si trasforma in eleganza. A loro si aggiungono il “Serraboella” Barbaresco 2022 diFontanabianca (94 punti), raffinato e teso, e il “Dethrona Montecitorio” 2022 di Vigneti Massa (95 punti, al nr. 95 ), bianco piemontese anticonformista, figlio della visione di Walter Massa, che conferma come anche le uve minori possano dare vini longevi e sorprendenti.
Non mancano le due etichette firmate Travaglini: il Nebbiolo Riserva 2019 (92 punti) e il Gattinara Riserva 2019 (92 punti), rispettivamente al nr. 82 e 88 della classifica, due interpretazioni complementari degli stessi luoghi, capaci di coniugare mineralità e persistenza in una forma sottile e nobile.
Scendendo verso il centro Italia, la Toscana continua a imporsi con due vini simbolo: Oreno 2022 di Tenuta Sette Ponti (98 punti), elegante Bordeaux-style blend che da anni si conferma uno dei rossi più costanti del panorama italiano, e il già citato Saffredi, che ne rappresenta l’anima più mediterranea.
Ma la sorpresa viene dalla Romagna, co “Le Lucciole Riserva” 2020 di Chiara Condello (96 punti), un Sangiovese di Predappio che ha conquistato Wien Enthusiast grazie alla sua purezza espressiva: la prova che la longevità non è privilegio esclusivo delle denominazioni storiche.
Dal Nord arriva invece la voce delle montagne lombarde: il “5 Stelle Sfursat” Sforzato di Valtellina 2020 di Nino Negri (93 punti), intenso e arioso, è il Nebbiolo delle altitudini; e il “Flammante” Nebbiolo 2020 diTenuta Scerscé (92 punti), in duplice presenza (posizioni 91 e 93), conferma la crescita di una cantina ormai di riferimento per finezza e longevità in Valtellina.
Passando al Sud, dalla Sicilia, 41esimo della lista ecco Planeta con il “Didacus” Cabernet Franc 2020 (95 punti), espressione robusta ma anche elegante di Menfi, segno di una famiglia di grande ambizione capace di rinnovarsi.
Chiude idealmente il cerchio il “Passito Sagrantino” 2017 di Antonelli (91 punti), vino da meditazione umbro che racconta la dolcezza come un’altra forma del tempo.
Ecco la classifica completa dei 22 italiani:
#1 – Ferrari 2015 Lunelli Riserva Extra Brut Chardonnay (Trento) – 98 punti – $111
#4 – Trediberri 2021 Barolo Berri (Piemonte) – 97 punti – $59
#10 – Barone Pizzini 2011 Bagnadore Rosé Riserva (Franciacorta, Lombardia) – 99 punti – $120
#11 – Fattoria Le Pupille 2021 Saffredi (Maremma Toscana) – 97 punti – $149
#12 – Inama 2022 Foscarino Garganega (Soave Classico, Veneto) – 97 punti – $33
#18 – Cantina Terlano “Terlaner I Grande Cuvée” 2021 (Alto Adige) – 98 punti – $337
#22 – Marcarini “La Serra” Barolo 2021 (Piemonte) – 96 punti – $89
#27 – Elena Walch 2022 Kastelaz Gewürztraminer (Alto Adige) – 95 punti – $65
#41 – Planeta “Didacus” Cabernet Franc 2020 (Menfi, Sicilia) – 95 punti – $130
#59 – Tenuta Sette Ponti 2022 Oreno (Bordeaux-style blend, Toscana) – 98 punti – $95
#62 – Pio Cesare “Il Bricco” Barbaresco 2021 (Piemonte) – 96 punti – $180
#68 – Chiara Condello “Le Lucciole Riserva” 2020 Sangiovese di Predappio (Romagna) – 96 p. – $70
#77 – Fontanabianca “Serraboella” Barbaresco 2022 (Piemonte) – 94 punti – $70
#78 – Giovanni Rosso “Cerretta” Barolo 2021 (Piemonte) – 96 punti – $160
#82 – Nino Negri “5 Stelle Sfursat” Sforzato di Valtellina 2020 (Lombardia) – 93 punti – $101
#83 – Travaglini 2019 Riserva Nebbiolo (Gattinara, Piemonte) – 92 punti – $76
#88 – Travaglini “Riserva” Gattinara 2019 (Piemonte) – 92 punti – $76
#91 – Tenuta Scerscé 2020 Flammante Nebbiolo (Valtellina, Lombardia) – 92 punti – $57
#93 – Tenuta Scerscé “Flammante” Nebbiolo 2020 (Lombardia) – 92 punti – $57
#95 – Vigneti Massa “Derthona Montecitorio” 2022 (Piemonte) – 95 punti – $50
#97 – Ansitz Waldgries “Sàcalis Riserva” Sauvignon Blanc 2021 (Alto Adige) – 93 punti – $40
#100 – Antonelli “Passito Sagrantino” 2017 (Montefalco Sagrantino, Umbria) – 91 punti – $45
FP