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“L’Amùri” per la buona cucina: tra arancini, pesce e cannoli è un tripudio della Sicilia

10 Dicembre 2021
staff staff

di Michele Pizzillo

Sembra proprio che la sublimazione del proprio successo abbia un preciso punto di riferimento: Milano.

Si potrebbe dire che sulla cartina geografica, piantando una bandierina nel cerchietto che indica la metropoli lombarda, si contribuisce pure all’affermazione della propria terra. Una conferma arriva da quella che è una vera storia d’amore per la Sicilia, il suo territorio e la tradizione culinaria di pesce espressa attraverso piatti opportunamente rivisitati che propone “L’Amùri Sicilian Restaurant” che apre le porta a Milano, praticamente in zona Porta Romana, nel dicembre del 2019 e resistendo brillantemente alla dura prova della pandemia, Mario Valveri, proprietario del locale con la moglie Angela, adesso ha pensato che, per il bene della terra d’origine, è proprio il caso di farsi notare un po’ di più. Stiamo parlando di una bella coppia che appartiene ad una famiglia che ha alle spalle una tradizione di oltre un secolo nel settore della ristorazione. La famiglia Valveri, infatti, iniziò a promuovere prodotti siciliani prima in bicicletta, poi con un piccolo chiosco e, infine, aprendo un bar, sempre a Messina. Oggi ha all’attivo diverse pasticcerie, ristoranti e sale ricevimenti. Questa grande esperienza adesso è presente anche nel ristorante milanese, dove nulla è lasciato al caso perché l’obiettivo dei Valveri è quello di trasmettere i sapori e i profumi del mare attraverso piatti che siano l’esaltazione della tradizione isolana.

“L’amùrì per la cucina” si rispecchia nelle ricette a base di pescato freschissimo accompagnate da prodotti espressione del territorio come le arance di Ribera o le melanzane di Niscemi. Materie prime di ottima qualità sono alla base di tutte le elaborazioni, realizzate a regola d’arte e quasi capaci di trasportare l’ospite lombardo sulle spiagge della Sicilia. Piatto icona del ristorante è l’arancino al nero di seppia su fonduta di Ragusano dop; nel menù spiccano anche i piatti della tradizione come i paccheri con pesce spada, melanzane e pistacchi di Bronte, il polpo in doppia cottura con patate, curcuma e pomodorini confit, ghiotta di stoccafisso o involtini di spada alla messinese.

Ad arricchire il menù, anche le proposte dei crudi come le ostriche Gillardeau o Amelie, i gamberi di Mazara e i ricci che sono un trionfo per il palato e per gli occhi. Per concludere il pasto come da tradizione, un classico immancabile come il cannolo rigorosamente artigianale. La cantina è prevalentemente di referenze siciliane, con etichette di vini autoctoni che portano a compimento il viaggio enogastronomico nelle tradizioni dell’isola. Tant’è che per il press dinner diciamo del rilancio, sono stati serviti i vini dell’azienda Firriato come il Gaudensius rosé metodo classico forgiato dall’Etna con l’arancino al nero di seppia; il raffinato Cavanera Ripa di Scorciavacca doc Etna con i paccheri al dentice melanzane e pistacchio di Bronte dop; il Signum Aetnae che è il simbolo del vulcano per accompagnare la ricciola scottata su velluta di patate e polvere di cipolla bruciata sale di Mozia e caponata di verdure; e un vino icona come l’Ecrù igt Terre Siciliane con le braciole di spada alla ghiotta messinese.

(Arancino al nero di seppia)

Anche le proposte dei cocktail sono l’esaltazione della sicilianità come i drink a base di un gin che nasce dall’infusione di erbe spontanee raccolte ai piedi dell’Etna e quelli a base di vodka derivata da una selezionata miscela di grani antichi siciliani. Al press dinner hanno partecipato anche Giardini d’Amore che produce liquori artigianali di alta gamma a base di materie prime siciliane e Tesla, una grande famiglia di pescatori catanesi attivi dai primi anni dell’800 e sempre al servizio della grande cucina. Un “Amùri” trasmesso non solo al menù, ma anche alla scelta dell’arredamento: uno stile ricercato ed elegante, curato nei dettagli; il legno del soffitto scalda l’ambiente dove prevalgono il verde, colore delle pale dei fichi d’India e delle agavi e i toni caldi del giallo, colore della terra e della sabbia. L’esperienza tra i sapori e le tradizioni della Sicilia è resa autentica dall’accoglienza di Mario e Angela che ai propri ospiti sanno trasmettere i valori dell’ospitalità e della tradizione culinaria siciliana. Insomma, un locale che nel centro di Milano offre una bellissima immagine della Sicilia.

L’Amùri Sicilian Restaurant
Via Maestri Campionesi 30 – Milano
T. 02 36532833
lamurimilano@gmail.com
Chiuso: domenica a cena e lunedì a pranzo
Orari di apertura: dalle 12 alle 15 e delle 19 alle 23
Servizio asporto fino alle ore 21
Ferie: variabili
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no