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Il personaggio

La lezione sull’assaggio del vino di Sandro Sangiorgi

08 Febbraio 2013
sangiorgi sangiorgi

Il vino per Sandro Sangiorgi è stato un colpo di fulmine nutrito e coccolato fino a farlo diventare un amore completo.

Quel vino che è forma d’arte, che avvicina alla bellezza, che è nutrimento spirituale. Difficile rimanere indifferenti al vino raccontato da Sandro Sangiorgi, giornalista, scrittore e sommelier, perché i suoi gesti, le sue parole e l’enfasi con la quale accompagna entrambi sono una vivida e partecipata testimonianza della passione di una vita.


Sandro Sangiorgi e Gianfranco Marrone

Ieri è stato protagonista di una delle lezioni aperte organizzate nell’ambito del Master in Cultura e comunicazione del gusto dell’Università di Palermo, coinvolgendo la platea in un appassionato pomeriggio dedicato al vino. Sangiorgi ha parlato del suo assaggio come di un’esperienza singola, importante, durante la quale ciò che più conta è ciò che si prova bevendo, piuttosto che gli aromi o i sentori che si percepiscono. “Io racconto la specialità di una bevanda emotiva – ha spiegato – anche se è difficile trasferire ad altri le emozioni che si provano bevendo il vino. Per anni ci hanno detto ciò che avremmo dovuto percepire, ma il vino ha una quota inevitabile di imprevedibilità che è quella che permette alla memoria di tornare al vino”.

Questo pomeriggio Sangiorgi sarà al Kursaal Kalhesa alle 18.30 per presentare il suo ultimo libro “L'invenzione della gioia” con degustazione di quattro vini e accostamento con i piatti a cura di Bonetta Dell'Oglio.

C.M.