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Il personaggio

Antonio D’Agostino verso TG2019: “Si metteranno in mostra grandi professionisti”

15 Ottobre 2019
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(Antonio D'Agostino)

Incontriamo Antonio D'Agostino titolare di “D’Agò Eccelsi Cibi” che si occupa della commercializzazione di prodotti gastronomici italiani esclusivi, mentre festeggia l'importante premio ricevuto come distributore per il “Miglior incremento di vendite di farine di pizzeria in Italia del molino Quaglia-Farine Petra”.

Con lui, uno dei partner di Taormina Gourmet 2019, l'occasione di parlare del mondo dell'arte bianca. “Credo che Taormina Gourment oggi sia un evento diventato riferimento in Sicilia, ma non solo, per il livello di cooking show che propone – dice D'Agostino – Insieme al nostro evento, “Eccellenza pizza” adesso ci sono due importanti kermesse che affrontano la tematica della pizza contemporanea”. Già, a D'Agostino, infatti, non piace chiamarle pizze gourmet: “Sono davvero pochissimi in Italia coloro che fanno davvero la pizza gourmet, si contano sulle dita di una mano – spiega – A me piace parlare di pizza di altissima fascia, perché ormai il mondo della pizza sta un po' seguendo quello che è capitato con il mondo dei ristoranti, che possiamo dividere in una fascia di bassa qualità, intermedia e di alta qualità. Ecco il mondo della pizza, adesso, si divide in questi tre settori e fino a pochi anni fa non era così. C'era dappertutto una media-bassa qualità”. Secondo D'Agostino, nei prossimi anni la qualità della pizza salirà ancora: “Me ne accorgo con i numeri che fa la mia azienda – spiega – Se prima erano solo 2 su 10 a chiedere ingredienti di alta qualità, adesso sono più della metà. E credo che arriveremo all'80 per cento nei prossimi anni”. Attenzione alla selezione delle farine e degli ingredienti. ma il consumatore la percepice questa differenza? “Altrochè – dice D'Agostino – Ci sono sempre più consumatori preparati ed esperti. E badate bene, per mangiare una pizza di qualità non occorre spendere per forza tantissimi soldi. Una pizza fatta con ingredienti selezionati costa in media uno, massimo due euro in più di una normale. Altro discoro se pensiamo alle pizze magari fatte con il pesce o con il tartufo, ma anche qui siamo nell'ordine di 12/14 euro a pizza. Il prodotto pizza, rispetto alla ristorazione, anche se usi grandissime materie prime, mantiene un prezzo più o meno nella media. E' diverso mangiare una pizza al tartufo che un piatto di pasta al tartufo a livello di utilizzo di materia prima”. 

Insomma la pizza tradizionale pare essere destinata a sparire: “Non è una proiezione regionale, ma nazionale – dice D'Agostino – C'è sempre maggiore attenzione al mondo della pizza da parte degli addetti ai lavori, nelle guide, negli eventi, vedi Taormina Gourmet. Oggi credo che sia il momento del mondo della pizza. E lo testimonia il fatto che gli imprenditori investono in questo settore. A Palermo, nel 2019 sono state aperte 150 nuove pizzerie. Un segno evidente”. A Taormina Gourmet, secondo D'Agostino, “ci saranno 26 professionisti che metteranno in mostra le loro abilità e le loro idee di pizza. Credo che i pizzaioli presenti potranno essere un punto di riferimento per l'intero movimento siciliano. Ma non bisogna fermarsi. Anzi bisogna mantenere sempre più alta l'attenzione per il mondo della pizza che mai come prima ha più consensi, secondo il mio parere, del mondo degli chef”.

C.d.G.