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L'azienda

Terre in Fiore si prepara alla nuova raccolta delle olive: “Ottenuta finalmente la certificazione bio”

19 Settembre 2023
Manuela Vigo, Giuseppe Noto, Vincenzo Italia, Vincenzo Pentisi Manuela Vigo, Giuseppe Noto, Vincenzo Italia, Vincenzo Pentisi

Si è confrontata con oltre 800 aziende del settore provenienti da tutto il mondo ottenendo un risultato strepitoso, l’azienda agricola Terre in Fiore di Castelvetrano, in provincia di Trapani, specializzata nella coltivazione della cultivar più rappresentativa del suo territorio: la Nocellara del Belice e che ha ottenuto proprio con il suo olio un importante riconoscimento al concorso Lodo Social Project dell’Evofestival 2023, un evento dedicato ai migliori extravergini d’oliva. Come raccontano Vincenzo Italia e Giuseppe Noto, rispettivamente responsabile della produzione e responsabile commerciale e marketing dell’azienda, il riconoscimento è stato ottenuto con un punteggio di 98,50 su 100 con la motivazione “impegno e costanza” nell’ambito di “valori e ingegno, forza e volontà, le tracce che segnano un percorso e che realizzano un progetto. Azioni che meritano di essere riconosciute e premiate e realtà che meritano di essere lodate”. La premiazione è avvenuta a Genova e si prevede un’importante collaborazione con Francesco Aquila, vincitore della decima edizione di Masterchef Italia nell’ambito di un progetto che conferirà visibilità a questa realtà siciliana.

Per l’azienda, che vanta una tradizione agricola tramandata di generazione in generazione nel cuore della Valle del Belìce, a Castelvetrano, questo riconoscimento rappresenta un importante traguardo che “ci spinge a far sempre meglio e a migliorarci. In un anno in cui abbiamo voluto per la prima volta dopo tempo metterci in gioco partecipando per la prima volta a competizioni legate a questo settore”, ha commentato Vincenzo Italia facendosi portavoce anche di Veronica Cusumano, amministratore dell’azienda. Terre in Fiore appena pochi mesi fa era arrivata tra le dieci finaliste del Concorso “Olio Capitale” che si è tenuto a Trieste e aveva partecipato a un altro importante evento di settore: “Sol&Agrifood” il salone internazionale dell’agroalimentare di qualità che si svolge a Verona. Reduce da questo prestigioso riconoscimento adesso l’azienda si prepara alla raccolta: “Quest’anno finalmente saremo in biologico certificato e anche Bio Swiss (la certificazione biologica riconosciuta in Svizzera, ndr), una maggiore garanzia per il consumatore, dopo il periodo della conversione dal convenzionale al biologico, iniziato dal 2020 e fortemente voluto da noi”, spiega Giuseppe Noto che, tuttavia parla di “annata 2023 difficile dal punto di vista della produzione, per il calo produttivo causato dei fattori climatici, tra questi la pioggia durante la fioritura a maggio”. Questo comporterà un calo stimato del 35% in azienda, e forse un po’ di più in generale nel territorio della Valle del Belice.

Fiore all’occhiello della produzione di Terre In Fiore, il monovarietale da Nocellara del Belìce che viene realizzato a partire da una raccolta manuale realizzata nei primi giorni di ottobre, segue entro ventiquattro ore l’estrazione a freddo presso un frantoio di ultimissima generazione, per una produzione complessiva di trentamila litri all’anno (nelle versioni certificate Igp Sicilia e Bio) che viene commercializzata prevalentemente in Italia, ma anche all’estero. L’azienda ha circa 14.000 alberi, distribuiti in 71 ettari di uliveto: oltre al monocultivar di qualità, vengono prodotti paté d’olive conditi con ingredienti tipici del Mediterraneo. Tra i prodotti firmati Terre in Fiore anche le busiate, il formato di pasta tipico della Sicilia Occidentale, realizzate con farine di grani duri siciliani coltivati in terreni di proprietà in regime biologico.