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Scenari

A Milo il Catarratto che non ti aspetti è di Maugeri

03 Maggio 2023
Carla Maugeri Carla Maugeri

Se dici Etna, versante est, Milo, dopo queste tre parole puoi aggiungere, senza esitazione, Etna Bianco Superiore – pronunciato tutto d’un fiato – e senza alcun dubbio, Carricante. Non si scherza: è lui il vitigno a bacca bianca protagonista indiscusso della scena. Pensereste mai ad un Catarratto? Probabilmente no. Eppure, ne abbiamo degustato uno in purezza, proveniente da Milo, a Contrade dell’Etna e, come si potrebbe dire: “spariglia le carte”. Stiamo parlando del Catarratto Igt Terre Siciliane Maugeri 2022. Ti sorprende, innanzitutto, perché non te lo aspetti. Forse, perché sull’Etna e perché a Milo. In secondo luogo, ti chiedi: “Perché?”. La risposta la fornisce la stessa produttrice, Carla Maugeri: “Può sembrare insolito, soprattutto da parte nostra che abbiamo da subito puntato alla valorizzazione del Carricante. E in qualche modo, nasce proprio in seguito alla mia scelta di creare il nostro Etna Bianco Superiore con sole uve Carricante (ne parlavamo in questo articolo>). Volevo un Etna Bianco Superiore capace di fotografare con essenziale eleganza il nostro terroir. Le uve Catarratto rimaste non utilizzate per l’Etna Bianco Superiore che fine avrebbero fatto? Sane come ha consentito l’annata, coltivate sempre nel vigneto di contrada Volpare, nei terrazzamenti esposti a Nord, poco esposti alla luce, ma ideali per la maturazione del vitigno, sono state messe alla prova dal nostro enologo Emiliano Falsini e vinificate così in purezza”.

Il Catarratto di Maugeri Il Catarratto di Maugeri

Le nostre impressioni

E l’esperimento, una sorte di felice scoperta fatta per caso, serendipity come direbbero gli inglesi, funziona e sorprende. Così quelle uve Catarratto coltivate a Milo nel vigneto in Contrada Volpare a 700 metri sul livello del mare, nei terrazzamenti che guardano a Nord danno vita per la prima volta nel 2021 al Catarratto in purezza. La 2022 si presenta con un colore giallo paglierino brillante, al naso ricco, esplosivo, ricorda quasi un Sauvignon Blanc, ma fin da subito rende inconfondibile l’identità di montagna con i suoi 700 metri di altitudine e il suo suolo vulcanico sabbioso e ricco di minerali. Fresco, con sentori di erbette aromatiche che lasciano poi spazio a note di frutti esotici, frutto della passione e pompelmo. Al sorso arriva succoso, ampio ma ancora lascia la firma del suo terroir con acidità e una sapidità spiccatissima e dal finale lunghissimo. Solo 2.500 bottiglie per questo Catarratto che non ti aspetti. Prezzo 25/30 euro in enoteca.