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Scenari

L’essenza della Toscana e la ricercatezza del lusso: il nostro viaggio al Rosewood Castiglion del Bosco

01 Maggio 2024
Rosewood Castiglion del Bosco Rosewood Castiglion del Bosco

Castiglion del Bosco è un luogo che non può essere definito un resort o semplicemente una destinazione di lusso. Forse il claim che lo accompagna, “sense of place”, è il più rappresentativo. Senso di casa. Un posto nel mondo.

Castiglion del Bosco non ha cancelli, ci si arriva per una strada sterrata che evoca un  luogo senza tempo, dove tutto si ferma. Intorno ci sono delle ville, parte dei 2.000 ettari di tenuta. Erano i casali di un tempo, costruiti nel XVII e XVIII secolo, oggi trasformati in residenze private immerse nella campagna della Val d’Orcia, in Toscana. Un borgo antico che custodisce ancora le rovine del castello del 1.100 d.C. e una chiesa medievale del XIV secolo, ancora consacrata. Poi i boschi popolati da cervi e daini.

Massimo e Chiara Ferragamo si innamorarono più di 20 anni fa di questo luogo, oggi gestito dal gruppo di Hong Kong,  Rosewood. È la loro prima location in Italia, presto arriveranno Roma (affacciato su Via Veneto e insediato nei locali di una ex sede della banca BNL), Milano (nei pressi di Via Montenapoleone) e Venezia.

Il viaggio verso Castiglion del Bosco è parte dell’esperienza che rivela l’essenza della Toscana. Ci si muove Immersi nel verde della campagna patrimonio Unesco e culla del Brunello di Montalcino. È stata la cantina – tra i membri fondatori del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino nel 1967 – a fare arrivare i vecchi proprietari in questo posto nascosto.

Oggi Rosewood gestisce qui 42 suites e 11 ville (nove delle quali sono appena state ristrutturate). L’anima della struttura si compone di 3 parti principali. C’è l’ospitalità con suites, ville e due ristoranti, la parte della cantina e il golf club, il primo e unico privato in Italia. Le tre parti si parlano, convivono e coesistono per dare all’ospite la sensazione indimenticabile di “esperienza”. Perché tutto qui è esperienza.

Il design delle camere è curato nel dettaglio per evocare l’accoglienza calda e aristocratica della campagna toscana. C’è attenzione per l’ospite che non può che sentirsi a casa nelle comode poltrone del salottino e nella ricercatezza delle coccole che riceve ogni volta che rientra in camera.

Le due piscine riscaldate a disposizione degli ospiti guardano i boschi che, in qualsiasi periodo dell’anno, trasmettono serenità e autenticità. Alcune delle camere si affacciano al centro del borgo. Lì dove c’era la caserma ora ci sono suites come case. A Castiglion del Bosco c’è ancora chi ci è nato e rivive quotidianamente l’atmosfera della sua infanzia. Il costo della junior suite con colazione inclusa è di 2.750 euro mentre una borgo suite arriva a 4.167 a notte.

 

 

I ristoranti

Due i ristoranti,  guidati dallo Chef Matteo Temperini. Da un lato l’Osteria La Canonica, dall’altro il Ristorante Campo del Drago, 1 stella nella Guida Michelin Italia. L’offerta gastronomica dello Chef fa del territorio una religione e si basa in modo totale sulla materia prima in un legame tra cibo, terra e comunità, sua filosofia. C’è l’orto in cui vengono coltivate tutte le verdure, la frutta, le spezie utilizzate nelle preparazioni. I menu dei due ristoranti cambiano settimanalmente in base alla stagionalità . Tutto viene  prodotto a Castiglion del Bosco o nelle immediate vicinanze, dalla carne al pesce. Territorio, innovazione e tradizione. Le esperienze dedicate agli ospiti comprendono una scuola di cucina o, per chi decide di vivere il suo soggiorno in una villa, la possibilità di avere uno chef dedicato per la sua mezza pensione.

 

Completa l’offerta “The Lobby”, dove i Barman in una accogliente sala con camini e poltrone, fanno vivere l’esperienza del cocktail&wine bar e organizzano masterclass in cui è possibile imparare l’arte della mixology.

Le ville

Le ville di Castiglion del Bosco sono una lussuosa alternativa di soggiorno. Alcune all’interno del borgo, altre a pochi chilometri di distanza, immerse nel verde delle colline, tra il centro del villaggio e il campo da golf. Ognuna ha la sua piscina riscaldata, terrazze e giardini. L’arredo è intimo. Un’atmosfera di casa, come il soggiorno presso una famiglia della nobiltà toscana . Le cucine sono del designer fiorentino Riccardo Barthel, sintesi di sogno e razionalità.

Chi soggiorna nella villa ha a disposizione un Land Rover Defender a 7 posti, o tipologia simile di veicolo 4×4 da utilizzare per muoversi all’interno della tenuta o per delle gite fuori porta. Oltre allo chef in villa è possibile prenotare una “governante” con il servizio “Mamma in villa”.

Le tariffe vanno in bassa stagione per una villa con un massimo di sei ospiti 8.500 euro per notte e per un massimo di 12 ospiti 17.000 euro. In alta stagione si va da 9.800 euro (villa per sei ospiti) a 18.000 euro (12 ospiti).

 

La cantina

Chi viene a Castiglion del Bosco può vivere l’esperienza della visita in una cantina di 4.000 m². Il territorio attraversa la denominazione nelle due aree vitate della tenuta e all’interno si ritrovano specificità diverse anche a poche centinaia di metri. Campo del Drago è il cru storico nato nel 1999, imbottigliato come Riserva. Da qui è partito il progetto che oggi vede il Brunello Riserva Millecento e il Brunello di Montalcino. Tra le referenze anche il Rosso di Montalcino Cru Gauggiole, Prima Pietra, l’America e Deimassi. È un’azienda con vigneti lavorati separatamente con lavoro manuale, guidato dall’enologa Cecilia Leoneschi. Il terroir, circondato dal bosco, è naturalmente biologico. Viene infatti creata una biodiversità per avere una presenza costante di insetti. Nove i dipendenti fissi oltre gli stagionali nel periodo del verde e della vendemmia. I mercati principali sono gli Stati Uniti con una forte risposta nel mercato interno inteso come shop di Castiglion del Bosco. Circa sedici dipendenti organizzano quotidianamente wine tour e degustazioni per gli ospiti e per i clienti esterni.

 

Il golf club

Terza, ma non ultima,  anima di Castiglion del Bosco è il golf club. Un campo da 18 buche progettato da Tom Weiskopf, unico circolo privato in Italia. Qui vengono i soci, per lo più stranieri che in Toscana, innamorati del luogo, hanno la seconda casa. Qui hanno deciso di investire per vivere il loro buen ritiro  circondati dal verde… e dal golf nei 210 ettari di colline.

Da quest’anno il ristorante della club house, sempre supervisionato da Matteo Temperini, è aperto anche agli ospiti delle suite e delle ville sia per l’offerta gastronomica che per la colazione. Un menu pensato per sportivi in cui il territorio rimane il protagonista indiscusso. Pochissimi i soci: l’esclusività gioca un ruolo chiave.

Castiglion del Bosco ha vinto i World’s Best Awards 2022 come miglior Hotel del mondo. E i progetti continuano per un gruppo pronto a spiccare il volo in Italia.