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Scenari

Città Europea del Vino 2024, nove mesi impegnativi per l’Alto Piemonte e il Gran Monferrato

26 Febbraio 2024
Foto di gruppo di rito presso l'enoteca regionale di Ovada Foto di gruppo di rito presso l'enoteca regionale di Ovada

Recevin è l’acronimo della Rete europea delle Città del Vino che ha il sostegno dell’Associazione Nazionale del Vino presente in 9 degli 11 Paesi membri della rete. Presidente è Rosa di Melchior, che guida l’Assemblea spagnola dei comuni del vino e sindaco di Alcazar San Juan mentre Angelo Radica di Garda, presidente dell’Associazione Città del Vino e sindaco di Tollo è uno dei due vice. Nel luglio scorso Recevin ha conferito all’Alto Piemonte e il Gran Monferrato il titolo di Città Europea del Vino 2024 per un viaggio lungo nove mesi che interesserà 20 citta (Acqui Terme, Brengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Busnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignano, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese, Villa del Bosco) per raccontare ad esperti, wine lover o semplici appassionati di buon cibo, cultura e benessere, la ricchezza e la varietà dell’offerta enoturistica di questo bellissimo angolo del Piemonte.

Il viaggio in questa macroregione del vino, inizierà nel mese di marzo, con la cerimonia d’avvio ad Acqui Terme venerdì 1 marzo e Ovada e Casale Monferrato il giorno successivo, scelti per la riunione plenaria di Recevin con gli enti istituzionali, i sindaci e le delegazioni, per la presentazione del programma degli eventi “Alto Piemonte Gran Monferrato Città Europea del ino 2024” che prevede diversi tipi di esperienze, la possibilità di scoprire le tante e diverse eccellenze di questi territori. Quindi, una bella vetrina tra le grandi aree vitivinicole europee, portando sui territori eventi promozionali, strategie di marketing, studi universitari e collaborazioni internazionali, coinvolgendo consorzi di tutela, Camere di commercio, enti locali, aziende, università, con positive ricadute economiche e turistiche. Per tutto il 2024 si prevede che la vera protagonista sarà la parte “off” dedicata a turisti ed enoturisti attraverso 40 tra tour, cene, wine day e mostre mercato, 4 eventi musicali, 3 premi letterari e fotografici, 10 momenti formativi e di approfondimento – tra i quali un percorso sull’enoturismo – con Roberta Garibaldi.

Come sottolineano le istituzioni del territorio è un’occasione molto importante per far conoscere e dare risalto ai grandi vini di Alto Piemonte e Gran Monferrato, raccontare la storia dei produttori, la bellezza dei paesaggi sapientemente coltivati accanto a quelli meravigliosamente selvaggi. Oltre ad esaltare i risultati dell’annata 2023 che i tecnici definiscono “molto buona” assegnando alle uve una media qualitativa di “otto stelle” su dieci. Nello stesso tempo il Piemonte si conferma come la seconda regione a livello nazionale per entità di fatturato con un giro d’affari per il comparto vinicolo arrivato a 1.362 milioni di euro (erano 1.235 milioni nel 2022). Fanno saper dal centro operativo dell’iniziativa che stiamo parlando dei grandi Nebbioli dell’Alto Piemonte, gli autoctoni Vespolina e Uva Rara, i tradizionali e sempre più amati rossi dell’Acquese e Casalese: Barbera, Grignolino e Dolcetto; insieme agli aromatici Brachetto e Moscato. Una ricchissima produzione che beneficia sia della complessità geomorfologica che della varietà dei suoli. Questa biodiversità straordinaria si rispecchia in produzioni vinicole di alto livello con notevoli punte di diamante. Dietro questi numeri c’è un altro fenomeno in crescita: l’enoturismo sul territorio dell’Alto Piemonte e del Gran Monferrato. Viaggiatori soprattutto italiani ed europei, sempre più alla ricerca di esperienze enogastronomiche come elemento centrale del viaggio. In tal senso il territorio saprà farsi trovare preparato nel predisporre il corretto storytelling, incentrato su una zona geografica che fa della biodiversità e del rispetto della natura e dello stile di vita rurale il suo principale valore. Secondo Mario Arioso, Presidente del Comitato promotore, “per raggiungere il risultato straordinario che offre questa occasione è necessaria la collaborazione e l’impegno di tutti i soggetti coinvolti in questa incredibile avventura, che hanno saputo esprimere un intelligente senso di partecipazione creando un’occasione storica per far conoscere e dare fama ancora maggiore ai grandi vini di Alto Piemonte e Gran Monferrato”. Aggiunge Vittoria Poggio, Assessore al Turismo della Regione Piemonte: “Un riconoscimento che attesta ancora una volta il primato piemontese in questo settore, che attira migliaia di turisti e investitori. E ne attirerà ancora di più grazie alla programmazione nelle nostre venti città. Un plauso, dunque, agli amministratori locali e al Comitato promotore, che hanno fatto squadra con un programma approvato dalla commissione di Recevin e che mette un ulteriore sigillo sulla qualità del prodotto piemontese e sulla capacità di promuoverlo”.

E, per l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa “è una grande occasione di offerta promozionale a livello europeo per tutto il territorio legato ai vini di qualità certificati, che vanno dai grandi Nebbioli dell’Alto Piemonte, Ghemme e Gattinara, ai bianchi dell’Ovadese e Gavi, ai rossi dell’Acquese e Casalese, Grignolino e Dolcetto, insieme agli Aromatici. Questo è un punto di partenza per lavorare negli anni successivi ed essere più attrattivi per i visitatori europei”. I dettagli del programma si conosceranno meglio dopo gli incontro di Acqui Terme, Ovada e Casale Monferrato