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L'intervista

Christian Marchesini (consorzio Amarone): “Anteprima a maggio o giugno? Impossibile”

30 Novembre 2020

di Emanuele Scarci

Il virus fa “saltare Anteprima Amarone 2021, ma si celebrerà la Valpolicella del vino in formato digital.

Ne parlavamo in questo articolo>. È la scelta, dettata dalla pandemia, del Consorzio tutela vini Valpolicella che ha deciso di rimandare al 2022 la propria Anteprima dedicata all’annata 2017, ma allo stesso tempo di rilanciare l’attenzione sul territorio con un evento online multicanale, previsto il 26 e 27 febbraio del prossimo anno, che coinvolga a livello internazionale produttori, istituzioni, buyer e stampa specializzata. Ne abbiamo parlato con Christian Marchesini, presidente del Consorzio della Valpolicella.

La scelta imposta dai tempi della pandemia fornisce al Consorzio l’opportunità per allungare di un altro anno l’affinamento del vino da offrire in degustazione a operatori e giornalisti.
“Il 2022 sarà dedicato ancora all’annata 2017. Il disciplinare dispone 3 anni di affinamento per l’Amarone, quindi normalmente abbiamo sempre degustato un Amarone già pronto da un anno. Dal 2022 invece degusteremo un Amarone con due anni di affinamento in più rispetto al disciplinare, appunto il 2017. Perchè? Molti produttori si lamentavano di portare in Anteprima un vino ancora in botte. Con i due in più risolviamo il problema”.

Perché non tentare di spostare Anteprima Amarone a maggio (come le Anteprime della Toscana) e guadagnare anche alcuni mesi di affinamento in più?
“Lei è convinto che in maggio o giugno i buyer americani e cinesi potranno viaggiare in Europa? Io, no. Eppoi ci sono altri scenari che lo sconsigliano: in giugno c’è Vinitaly e poi c’è la variabile caldo a maggio e giugno. Perché investire 400 mila euro per una manifestazione con tutte queste incognite? Se ne riparla nel 2022″.

Nelle degustazioni dell’evento smart del prossimo febbraio che annata si degusterà?
“Tutte le annate antecedenti al 2017. Stiamo lavorando per essere la prima denominazione italiana che in questo periodo di difficoltà vira su una soluzione smart all’avanguardia, aperta ai più moderni sistemi di condivisione in streaming e tasting a distanza con personal-delivery di campionature ad hoc. Con il “Valpolicella annual conference” in formato digitale saremo in grado di dialogare con tutti gli stakeholder interessati a una denominazione che conta ogni anno su un giro d’affari di circa 600 milioni di euro”.

Si parte venerdì 26 febbraio con un focus dedicato ai produttori sui nuovi scenari distributivi di vino nel mondo e sulle nuove scelte in materia di marketing e strategie commerciali. A seguire, via agli smart tasting di Amarone, Ripasso e Valpolicella con la stampa e i buyer internazionali. Sabato 27 febbraio, spazio all’evento istituzionale con i principali rappresentanti di governo del settore Ue e italiani. In primo piano, le politiche nazionali ed europee a sostegno dei mercati. Si prosegue con gli approfondimenti sulla denominazione, un’indagine sul mercato della Valpolicella, e un focus sul cambiamento climatico. Ad anticipare la due-giorni di evento, giovedì 25 febbraio verrà inoltre organizzato un momento di aggiornamento sempre digitale dedicato ai Valpolicella wine specialist.