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Scenari

Massimo Bottura: “Apro un nuovo ristorante a Modena. E sarà rivoluzionario”

02 Febbraio 2023
Massimo Bottura - ph Vincenzo Ganci Massimo Bottura - ph Vincenzo Ganci

Un nuovo ristorante, a Modena, per Massimo Bottura, uno degli chef più celebri al mondo.

Entro la fine dell’anno – così riporta l’edizione modenese de “il Resto del Carlino” – il “re dei cuochi”, patron dell’Osteria Francescana, tre stelle Michelin, e di altri sette locali in gestione, aprirà una nuova “creatura” di proprietà, in città. Una cosa, spiega il quotidiano annunciata nei giorni scorsi, dallo stesso Bottura in una intervista a Milano dove è intervenuto ad un congresso di “Identità Golose”. “Il prossimo ristorante lo apriremo nel 2023 – ha spiegato – Sarà a Modena e sarà il primo locale di nostra piena proprietà, il primo interamente nostro dopo la Francescana. Non posso dire altro, ma sarà rivoluzionario. Anche perché in questo periodo all’Osteria Francescana stiamo provando delle tecniche di cucina che se si vedessero sarebbero sconvolgenti”. Oltre a raccontare della futura nuova apertura, il fondatore dell’Osteria Francescana ha parlato anche della sua attività e della strada che il Paese dovrebbe percorrere per crescere.

“Prima della pandemia – ha evidenziato – nella squadra eravamo 105 persone oggi dopo la pandemia siamo 150, questo perché i ragazzi non vogliono andarsene. Per questo pensiamo sempre a nuovi progetti, i giovani sono il nostro futuro, creano continuamente scintille di novità e mi danno forza e energia. Poi certo hanno bisogno di un leader che li guidi, ma poi aprono i loro ristoranti e per questo in tutta Italia si mangia così bene”. Quanto all’Italia, ha concluso Bottura, “deve dimenticare la “o” e propendere per la “e”: Ferrari e Lamborghini, Modena e Bologna, solo così ci faremo amare sempre di più. E ogni giorno dobbiamo ringraziare i nostri artigiani, i pastori, i contadini, i casari, i pescatori, gente straordinaria grazie a cui teniamo un piede nel passato, ma l’altro come faccio io è nel futuro perché non mi accontento di quel che ho fatto nel presente”.

C.d.G.